I due artisti verolani conquistano oro e argento nel contest fermhamente di scienza e arte. Le loro due opere ‘Earth’ e ‘Esercizi di tramonto’ emozionano le menti della giuria
di Egidio Cerelli
EARTH due parole sul futuro è un progetto artistico di Ornella Ricca e Pietro Spagnoli presentato sotto forma di installazione, frutto di un ampio coinvolgimento di studiosi, per riflettere sul destino del Pianeta Terra. E la giuria di qualità ha decretato i vincitori del Contest artistico “ Scienza e Arte” del prestigioso “FERMHAMENTE Festival della Scienza” di Fermo. Al primo e secondo posto sono state scelte due opere realizzate da Pietro Spagnoli e da Ornella Ricca a quattro mani. Vincitore assoluto “EARTH due parole sul futuro”, secondo posto “Esercizi di Tramonto”. «Vincere il primo e secondo posto è stato per noi motivo di grande gioia e soddisfazione, anche perché è davvero una cosa inusuale»- hanno detto i due artisti adottati dalla città di Veroli
Il Festival della Scienza si è tenuto a Fermo dal 12 al 18 ottobre, il tema di quest’anno

Progetto che ha vinto è un lavoro prende spunto dagli ostraka, cocci su cui nella Grecia Classica gli ateniesi votavano per condannare all’esilio, appunto all’ostracismo, i cittadini ritenuti pericolosi per lo Stato. Essa è infatti caratterizzata da un insieme di frammenti di terracotta, su ognuno dei quali sono incise due parole: la prima da ‘esiliare’, da non dover usare più, e la seconda da ‘accogliere’, sostenere maggiormente, per il bene del Pianeta. Le parole da incidere sugli ostraka sono state chieste a cinquecentocinquanta studiosi e ricercatori di novanta tra Accademie, Università e Centri di Ricerca di buona parte del mondo. Le risposte hanno permesso di realizzare altrettanti frammenti di ceramica, su cui sono state incise più di millecento parole, che formano in maniera simbolica una grande intelligenza collettiva, rappresentando una buona sintesi del pensiero contemporaneo su un tema così grande e importante. Una forma antica che, con la voce di tanti studiosi, cerca di stimolare riflessioni su passato, presente e futuro del Pianeta. L’opera si presenta come una piazza aperta dove la luce e l’ombra, il pieno e il vuoto, le parole e il silenzio, dialogano in un equilibrio variabile, su un suolo fatto di frammenti, che circondano una scultura raffigurante un uomo malridotto, consumato, colto in un momento di riflessione e di presa di coscienza. L’installazione è itinerante. La seconda opera “Esercizi di tramonto” rappresenta una piccola aula con dodici tavoli, altrettante sedioline e una lavagna su cui è scritto il tema del giorno: “esercizi di tramonto”.

Sui piani dei tavoli dodici disegni in bianco e nero, realizzati pensando ai disegni su cui i bambini si esercitano a colorare. I disegni raffigurano un misto di cause e conseguenze dell’impatto delle attività umane sulla Terra, un insieme che mostra quali sistemi terrestri sono stati forse irreversibilmente degradati dall’attività umana, e come la salute della nostra specie possa essere colpita da questi cambiamenti.
Ai disegni in bianco e nero sono unite fotografie a colori di tramonti del sole, uno spettacolo sempre capace di destare grande meraviglia per la sua bellezza, ma che può anche suggerire il preludio di una fine.