di Egidio Cerelli
Il senatur Gianfranco Rufa ha sbagliato treno. Pardon ha perso il Frecciarossa. E’ salito sull’Intercity diretto in Sicilia, facendo prima scalo a Lamezia Terme, dove ad attenderlo c’era il suo capitano di ventura, tal Matteo Salvini. Altri invece ci hanno riferito che trovandosi a Fiuggi voleva prendere il trenino Fiuggi-Alatri-Frosinone, che però da quel dì non c’è più.
La sua giustificazione, confidataci da amici di Nettuno dove il senatore è commissario ad acta, è stata: “non mi hanno dato il biglietto”. Sicuramente una dimenticanza del suo sindaco leghista del capoluogo, Nicola Ottaviani che ha preferito avere al suo fianco le donne: la Gerardi e la Rossi. Sono i segni dei tempi.
Lo stesso Ottaviani avrebbe confidato ai soliti amici, non extracomunitari, che al senatur di Veroli non piace salire su treni, seppur con cuccette, che si avvicinano ai 300 km/h. L’Intercity non arriva neanche ai duecento. Men che meno il trenino della nostra storia antica e non leghista. Dispiace per davvero non aver visto nemmeno di sfuggita il nostro senatur, tanto caro a… Nettuno dio del mare.
Ci dispiace giacché nelle passerelle che contano non mancano mai i pezzi da novanta. E lui dovrebbe esserlo! Lui ha paura oggi di quel numero che in una tombolata viene appunto paragonato alla paura. Tant’è, caro il nostro senatur, che di questo passo non basterà Salvini nella sua città, e val la pena ricordarlo, anche dopo la bella-brutta figura sotto la pioggia del maggio di un anno fa.
E nemmeno è servita la sua presenza alla Messa in streaming o in diretta Tv durante la pandemia. E neanache possiamo dire “Parigi val bene una Messa”, pardon “La nostra terra ciociara (non) val bene una Messa”, emulando e parafrasando Enrico di Navarra nella frase esclamata nel Cinquecento durante “la guerra dei tre Enrichi”, Enrico di Guisa, Enrico III ed appunto Enrico di Navarra.
Chi mi è a fianco mi invita a fermarmi con un secco… ‘basta’, affermando: “non sai che il nostro non ha preso neanche l’Intercity, anche se da Fiuggi ricordava che c’era una volta il trenino Fiuggi-Alatri-Frosinone”. Forse avrà pensato all’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, Gianfranco Battisti, che è di Fiuggi.
Alla prossima!