“La crisi, non solo economica ma anche e soprattutto sociale, rischia, da nord a sud, di far definitivamente morire i centri storici dei piccoli borghi. Come ben sappiamo, i comuni spesso e volentieri non hanno la possibilità di mettere a disposizione terreni edificabili utili alla costruzione di nuovi alloggi popolari, nonostante la richiesta, dovuta purtroppo ad una povertà sempre più diffusa, sia in forte aumento. Perché non provare quindi, come già fatto anni fa dal comune di Collepardo, a fare un progetto, in sintonia con l’Ater, che preveda un finanziamento da parte della Regione Lazio utile all’acquisto, da parte dell’ente che gestisce le case popolari, delle tante abitazioni ormai abbandonate nei centri storici?” È questa la proposta lanciata dal vicepresidente di Anci Giovani, Samuel Battaglini, alla ribalta delle cronache, nelle ultime settimane, per i numerosi ingressi di amministratori ciociari in Fratelli d’Italia: tutte operazioni politiche che hanno la sua firma, e alcune volte la firma congiunta con il senatore Massimo Ruspandini.
Gli obiettivi: ripopolare i centri, mettere in sicurezza ed evitare inutili cementificazioni
“A Patrica, ad esempio, il Sindaco Fiordalisio ha già da tempo lanciato il progetto della case ad un euro. Abitazioni – spiega Battaglini – che ovviamente necessitano di ristrutturazione, ma che porterebbero un notevole risparmio di soldi pubblici qualora venissero acquistate dall’Ater. Al tempo stesso aiuterebbero in maniera decisiva il ripopolamento dei centri storici, oltre ad evitare la ghettizzazione. Penso a Comuni come, appunto, Patrica, Filettino, Pico, Settefrati, e più in generale tutti quei paesi sotto i 5mila abitanti che, in un solo colpo, vedrebbero da un lato rianimarsi le piazze con tutto ciò che ne consegue, dall’altro la messa in sicurezza dei tanti edifici privati pericolanti. Infine – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – sarebbe una scelta in favore dell’ambiente, con la rinuncia alla cementificazione”.


