di Roberto Mercaldo
Primi vagiti della stagione per un Frosinone ansioso di tornare a competere per le posizioni di vertice in quel campionato di B che ormai lo annovera a ragione tra i club più blasonati e ambiziosi. C’è da dimenticare una retrocessione dalla massima serie, arrivata al termine di un campionato che ha concesso le briciole al team canarino, apparso fin dall’avvio un vaso di coccio tra vasi di ferro. Ancora troppo sfarzo al ballo delle grandi, bagliori accecanti e ribalte tecniche inaccessibili, ma il Frosinone ha tanta voglia di riprovarci e per regalarsi un altro giro di giostra ha un solo modo: vincere il torneo cadetto e tornare in fretta a calcare il massimo palcoscenico.
Dei progetti e delle aspirazioni del club ciociaro hanno parlato in conferenza congiunta il responsabile dell’Area Tecnica Ernesto Salvini e il nuovo tecnico Alessandro Nesta: un’analisi di quanto già esiste in concreto e uno sguardo indiscreto a quanto potrà venire nei prossimi giorni.
Il dirigente canarino, che del club ha scritto le più belle pagine della storia recente, pone con chiarezza il presupposto della campagna acquisti appena iniziata: «La rosa del Frosinone, così com’è, è già importante ed attrezzata per recitare un ruolo da protagonista nel campionato di serie B. Da questa considerazione si deve partire per poi verificare quali e quante modifiche andranno operate all’interno dell’organico. Quando un club ha un certo tipo di ossatura, il primo sforzo che deve compiere va necessariamente nella direzione della conferma dei pezzi pregiati. Naturalmente questa esigenza non deve pregiudicare le legittime ambizioni di chi ritiene di meritare una chance in platee ancor più importanti. Di certo questa non è una prigione e chi resterà onorerà la maglia con il massimo dell’impegno e della professionalità, come è sempre avvenuto negli ultimi anni. Vedremo pertanto, con serenità e grande discernimento, se qualche nostro giocatore potrà trovar spazio in realtà della massima serie e naturalmente dovranno sussistere tutti i presupposti affinché le eventuali operazioni in uscita vadano in porto».
Sul fronte degli arrivi, due giovani sono già al lavoro con il gruppo. C’è un gradito rientro, quello di Tribuzzi e una novità assoluta, il portiere Bastianello.
«Siamo felici di ritrovare Tribuzzi, un giocatore che si è fatto onore in D e in Lega Pro e che potrà rinverdire una tradizione di giovani cresciuti nel nostro vivaio. Sapete tutti quale importanza abbiano avuto, qualche anno fa, nell’ascesa del Frosinone fino alla massima serie, alcuni elementi che abbiamo avuto la fortuna e la bravura di far crescere all’interno del nostro settore giovanile. Speriamo pertanto di riprendere questa piacevole abitudine e Tribuzzi sarà il primo importante tassello di questo mosaico che intendiamo ricreare. Quanto a Bastianello, è nelle gerarchie di partenza il terzo portiere, ma starà a lui guadagnarsi spazi che al momento sembrano preclusi. Da noi vige da sempre il criterio della meritocrazia. Non ci sono posizioni cristallizzate ed il nostro nuovo tecnico è assolutamente in linea con questa filosofia. Valuterà lui se e quando Bastianello potrà scalare le gerarchie tra i guardiani dei pali».
Un pensiero importante anche per Citro, giocatore di ritorno dal prestito e suo malgrado oggetto di tante, esagerate attenzioni per l’episodio che lo vide protagonista nella gara di ritorno della finale play-off con il Palermo.
«Mi pare che il ragazzo abbia pagato il proprio errore, attraverso multe della società e della Procura Federale e abbia ricevuto critiche che, sebbene motivate, non hanno trovato analoghi riscontri ed identica cassa di risonanza in casi consimili. Il gesto va condannato, ma non è stato il primo né sarà l’ultimo nel mondo del calcio. Il giocatore si è scusato sinceramente e per noi il caso è definitivamente archiviato. Da oggi Citro è una risorsa tecnica importante a disposizione del tecnico Nesta. Tornare ancora su un argomento dibattuto ed abusato sarebbe davvero fuori luogo».
Inevitabili le domande sui nomi che, stando ai si dice, dovrebbero vergare i taccuini di Salvini e dei suoi più diretti collaboratori. Il responsabile dell’Area Tecnica non si trincera dietro i no comment, ma ammette che sono in programma degli sforzi tesi ad adeguare la rosa alle istanze tattiche di Alessandro Nesta, che prevede una difesa a quattro quale opzione principale. E allora, nessun mistero: Vitale, Szyminski e Salvi sono tre prospetti che interessano il Frosinone e pertanto non è escluso che le trattative in corso possano, in tutto o in parte, trovare definizione nei prossimi giorni. Lo sforzo che la società vuole compiere è quello di mettere il tecnico nelle condizioni di lavorare in forma compiuta fin dai primi giorni di questo ritiro.
Ed eccolo Alessandro Nesta, campione del mondo da calciatore ed ora desideroso di percorrere una strada parimenti gloriosa nelle vesti di allenatore. Sulle vicende di mercato il trainer giallazzurro non si pronuncia, perché c’è chi è autorevolmente deputato a tale ruolo, ma un giudizio sulle possibilità della squadra, “rebus sic stantibus”, ce lo concede.
«Il Frosinone ha un organico importante per il torneo cadetto e sarà obbligato a lottare per il vertice. Non è automatico che chi scende dalla massima serie debba per forza riuscirvi, ma nel caso specifico ritengo che la società e l’ambiente siano pronti ad operare un tentativo significativo. Ho voglia di lavorare per questo progetto e naturalmente mi auguro che giocatori importanti, come Camillo Ciano, abbiano voglia di restare e di cooperare allo sforzo che tutte le componenti andranno ad operare. Sono certo che in questa rosa ci siano grandi professionalità in campo e fuori. Non è mia abitudine indagare su quel che i giocatori fanno quando non sono in campo, perché ritengo che in tal senso ci sia una vera e propria selezione naturale. Chi non fa vita da atleta si elimina da solo: quindi nessuna regola in particolare, se non quella del buonsenso. Dopo un allenamento e mezzo non posso avventurarmi in particolari disamine, perché sono ancora alla fase iniziale della conoscenza, ma è pacifico che il Frosinone abbia un pacchetto avanzato di tutto rilievo e un organico in generale attrezzato per competere nelle zone alte della graduatoria. Strada facendo verificheremo i correttivi eventuali da apportare, ma la base è eccellente e dal punto di vista emotivo ritengo che molti siano ansiosi di dimostrare quanto valgano, dopo una stagione che ha in parte deluso le attese, a volte anche con la complicità di infortuni o di un impiego non in linea con le aspettative dei singoli giocatori».
Caldo torrido, buone intenzioni e un sogno. La strada è lunga, ma percorrerla insieme si deve e si può…