“Pienamente d’accordo con il vicepremier Matteo Salvini che, intervenendo davanti ai sindaci dei piccoli Comuni riuniti in un convegno organizzato da Poste e Anci, ha affermato che bisogna avere la forza di rivedere un impianto istituzionale che è monco. Il riferimento è al depotenziamento delle province sancite dalla riforma Delrio che si è declinata nella riforma “Delirio”. Da tempo – commenta l’esponente della Lega Andrea Amata, già vicepresidente della Provincia di Frosinone – sostengo l’inefficienza di una riforma che doveva produrre risparmi, invece ha generato aumento dei costi strutturali e disagi ai cittadini”.
Un taglio alla democrazia
“L’unico taglio che si è materializzato – continua Amata – è stato nei confronti della democrazia, con l’esclusione dei cittadini dalla scelta dei rappresentanti in Consiglio provinciale e del Presidente della Provincia. Purtroppo ereditiamo il disastro creato dalla legge Delrio, una legge che nasceva in attesa della riforma costituzionale Renzi-Boschi che avrebbe dovuto abolire le province eliminandole dalla Costituzione”.
Spiega ancora l’esponente della Lega: “Il popolo italiano nel dicembre 2016 ha detto di no a quella riforma e ai suoi contenuti, confermando quindi anche la volontà di mantenere le province e in questo modo, con quel voto, è venuto meno il senso della legge Delrio che va assolutamente superata, reintroducendo l’elezione diretta del presidente della provincia e del consiglio provinciale, e la riattribuzione delle funzioni storicamente svolte bene dalle province. Ancora una volta Salvini dimostra lucidità, lungimiranza, soprattutto la capacità di essere realmente sintonizzato sulle reali necessità del paese, a partire dal ripristino della funzionalità di un ente locale essenziale per il governo dei territori come le Province. Salvini dimostra anche in questo di viaggiare con una marcia in più”.
Mettere mano al sistema della governance territoriale
Amata ha quindi spiegato che le parole di Matteo Salvini sono di incoraggiamento ad un percorso politico-istituzionale che ripristini la funzionalità democratica delle province, mettendo mano al sistema della governance territoriale se realmente la si vuole efficientare e non individuare un totem sacrificale come è accaduto in passato per appagare gli appetiti propagandistici della sinistra.
“Con il suo intervento – conclude Amata – Salvini vuole ridare agibilità alle Province per affermare i diritti dei cittadini e la volontà espressa attraverso un referendum che ha riabilitato l’istituto provinciale. Le Province hanno competenze importanti e devono essere messe nelle condizioni di operare. Sulle strade, sistemandole e rendendole non solo sicure ma anche funzionali allo sviluppo di un territorio su cui insistono aziende che hanno necessità di una viabilità di livello. Sulle scuole, perché aule e laboratori nuovi e sicuri sono il migliore investimento per il futuro della nazione. Sull’ambiente, perché la tutela e la salvaguardia del nostro habitat sono priorità da coniugare con una crescita responsabile e controllata”.