Ben 8 consiglieri comunali a favore della soluzione trovata dal vicesindaco Antonio Scaccia per superare l’impasse che in questi giorni sta immobilizzando il Consiglio comunale di Frosinone, che a causa delle ‘carenze numeriche’ ha portato a tre assisi andate deserte. A perseguire la linea di pensiero del leader della Lista per Frosinone si è aggiunto, nelle ultime ore, anche il consigliere Christian Alviani, appartenente alla nuova lista ‘Identità Frusinate’, che sostiene l’dea del terzo assessorato per Fratelli d’Italia ed è quindi contrario alla delega in Giunta per Polo Civico, proprio per premiare chi ha remato fin dall’inizio a favore dell’attuale Amministrazione e non chi si è candidato contro.
Sale quindi ad 8 il numero di consiglieri della formazione da noi ormai rinominata ‘galassia Scaccia’, che vede tra i componenti, oltre ad Alviani, i 4 della Lista per Frosinone (Chiappini, Pallone, Renzi e Verrelli) e la maggioranza di quelli di Fdi: Crescenzi, Ferrara e Fanelli. Anche se per quest’ultimo, che in inizialmente era totalmente d’accordo con il terzo assessorato, sarebbe sorta una ‘conditio’, dopo che, a quanto si mormora, si sarebbero stati dei colloqui con l’europarlamentare pontino di Fdi Nicola Procaccini, che non si capisce bene cosa c’entri con il capoluogo: in sostanza sarebbe d’accordo, ma a patto che lo siano anche tutti gli altri consiglieri del gruppo.
È lampante che, anche qualora si riuscisse a convincere la Campagiorni (area Savo), Franco Carfagna, che è invece l’unico consigliere che ancora fa riferimento all’ormai ex leader Fabio Tagliaferri, non potrà trovare una sintesi con una linea diametralmente opposta. Ricordiamo infatti che il presidente di Ales nelle ultime 48 ore è stato abbandonato della maggior parte dei ‘suoi’ a favore dell’onorevole Aldo Mattia: la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato proprio il modus utilizzato per gestire questa situazione. Da padre padrone, infatti, avrebbe deciso insieme alla sua segretaria cittadina, senza consultarsi con il proprio gruppo, di appoggiare l’operazione dell’assessorato al Polo Civico per ottenere in cambio, così si dice, dei voti a sostegno del proprio candidato alle Provinciali. Candidatura che ora, vista l’operazione non andata in porto e il cambio di rotta dei consiglieri Fdi, con molta probabilità dovrà saltare per evitare la figuraccia della verosimile mancata elezione.
Di più: nelle ultime ora, i portavoce di Fdi avrebbero addirittura avanzato la rivendicazione del vicesindaco per Carfagna. Fingendo, a quanto pare, di aver dimenticato che allo scorso congresso c’era un accordo molto chiaro con Mattia, che fece fare un passo indietro al proprio candidato (a favore di quello di Tagliaferri) in cambio di un assessorato nel capoluogo qualora si fossero create le condizioni per chiederlo. Ora si sono create, anzi non occorre neanche farne richiesta in quando la delega sta ‘cadendo dal cielo’. E la logica e l’onestà vogliono che spetti a Mattia, come tutti sanno dentro Fratelli d’Italia. Come mai, quindi, i portavoce stanno facendo tutto questo ostruzionismo? Dichiarando prima che non lo volevano e poi che vogliono anche il ruolo di vicesindaco per Carfagna? Osteggiando così apertamente Mattia?
Secondo fonti ben informate parrebbe che la vicenda sarebbe finita anche sui tavoli romani di Fdi. A breve sulla questione potrebbe quindi esserci anche un intervento del coordinatore regionale Paolo Trancassini, utile senz’altro a ‘mettere ordine’ ed evitare che il partito rischi di perdere pezzi a causa di prese di posizioni non collegiali perseguite da chi, tra l’altro, rappresenta la minoranza del gruppo. Anche per questo in queste ore, all’interno di Fdi, si stanno mettendo in discussione sia la figura di Carfagna come capogruppo consiliare che quella di Alessia Turriziani come segretaria cittadina.
Al di là di quello che pensa Tagliaferri, che rimane lettera morta, il sindaco dovrà comunque prendere una decisione, se vuole far vedere che ha ancora in mano la situazione. Una decisione che richiede, qualora volesse perseguire la strada indicata da Scaccia, due assessorati: uno è vacante mentre l’altro sarebbe da recuperare tra quelli attuali. E il nome che circola in maniera più insistente rimane quello di Laura Vicano, che potrebbe rischiare, ad ore, di dover lasciare la poltrona. D’altronde per il primo cittadino è ormai diventata un’operazione impossibile quella di cercare eventuali consiglieri alternativi che lo sorreggano qualora non accontentasse la galassia Scaccia, ancor di più oggi che è cresciuta numericamente ad otto. Ecco perché sarebbe il caso di velocizzare l’azione: più giorni passano e più si aggiungono novità che possono aggravare e compromettere il quadro, soprattutto a causa di veti e controveti sugli assessorati, ma anche a per le vicende tutte interne al gruppo dei meloniani, che però continuano a creare confusione anche nella querelle consiliare già complessa che si cerca di risolvere.


