Ore frenetiche di fibrillazione politica per le sorti del Consiglio comunale di Frosinone, dopo il vertice infuocato di ieri in sala giunta tra Mastrangeli e la sua squadra. Alla riunione hanno preso parte il vicesindaco Scaccia, gli assessori Testa, Retrosi e Grieco e i consiglieri Gianpiero Fabrizi, Iannarilli e Sordi (LEGGI QUI).
Riuniti per prendere una decisione collegiale sulla richiesta di un assessorato per il Polo Civico, cresciuto negli ultimi giorni da uno a due consiglieri, sono rimasti tutti spiazzati dalla proposta del leader della Lista per Frosinone. In sostanza, Antonio Scaccia avrebbe proposto di concedere il terzo assessorato al gruppo di Fratelli d’Italia, coalizione numerosa che fin dall’inizio ha concorso a sostegno dell’attuale primo cittadino. Niente deleghe, invece, per la civica che fa riferimento a Gianfranco Pizzutelli, che alle ultime Amministrative ha appoggiato il candidato sindaco Domenico Marzi fino al ballottaggio con Mastrangeli. Al massimo la delega alla Pianificazione territoriale per il consigliere Gagliardi della Lista che fa riferimento all’ex sindaco Domenico Marzi, che già da diversi mesi sostiene l’attuale Amministrazione attraverso una sorta di patto programmatico di fine consiliatura, grazie al quale viene garantita l’ultimazione delle opere più importanti per la città.
Al tempo stesso, il vicesindaco, che con la sua proposta ha spiazzato tutti i presenti, ha affermato che anche il suo gruppo, come quello di Fdi, meriterebbe un altro assessorato, vista anche la crescita da 3 a 4 consiglieri avvenuta grazie alla ‘conquista’ di Francesco Pallone, strappato via dal gruppo di opposizione Futura. Di più: della stessa idea su tutta la questione è il consigliere di Fdi Sergio Crescenzi, della componente che fa riferimento all’onorevole Aldo Mattia. E proprio nella giornata di oggi sarebbe arrivata una telefonata al primo cittadino, nella quale l’area di Mattia ha tenuto a sottolineare a Mastrangeli che l’assessorato è senz’altro d’interesse, checché ne possa dire qualsiasi altro componente di Fdi. Ricordiamo, infatti, che all’ultimo congresso cittadino Mattia fece fare un passo indietro al proprio candidato alla segreteria frusinate, Armando Simoni, con la promessa che però, qualora si fossero create le condizione, ci sarebbe stato un posto in Giunta per uno dei suoi: ecco, ora questa condizione si è creata, dunque risulta poco possibile che il gruppo che fa riferimento a Fabio Tagliaferri possa non accettare tale proposta o, addirittura, indicare un nominativo senza ascoltare anche le volontà di Mattia: ne verrebbe verosimilmente fuori una faida interna che potrebbe portare il consigliere Sergio Crescenzi lontano dal partito della Meloni, depotenziando la squadra… e poi altro che terzo assessorato!
La situazione, dunque, che in un primo momento poteva apparire molto complessa, con la fine strategia messa in piedi da Scaccia potrebbe essere diventata d’un tratto molto semplice e lineare. In questo modo si accontenterebbe Fdi e Lista per Frosinone, che sono i due gruppi più numerosi all’interno del Consiglio, oltre al sindaco che troverebbe dalla sua la ‘tranquillità numerica’. Ma allo stesso tempo non si scontenterebbero i riferimenti in Giunta della Lega e della Lista Ottaviani, che viste le tante preferenze totalizzate alle ultime Amministrative meritano di avere le caselle che hanno, anche in base ai patti fatti all’inizio di questa Amministrazione. D’altronde Scaccia nell’incontro di ieri avrebbe evidenziando davanti a tutti che i presenti non vanno toccati, proprio per seguire la linea democratica indicata dai cittadini attraverso i voti, ma anche meritocratica, visto quanto fatto fino ad oggi per il bene della città.
Qualcuno, però, tra i non presenti, rischierebbe. Perché, secondo la linea di ragionamento percorsa in dieci minuti di discorso che ha lasciato tutti sbigottiti, gli assessorati da dare sarebbero due. Mastrangeli, però, attualmente avrebbe solamente una delega vacante: quella alla Polizia locale. Ciò significa che uno degli attuali assessori dovrebbe saltare. Uno dei non presenti al vertice di ieri. Dunque gli assessori Adriano Piacentini e Laura Vicano.
Piacentini che ha deciso di continuare a sostenere Mastrangeli anche quando il suo storico partito, Forza Italia, si è messa di traverso all’attuale amministrazione, è dovuto fuoriuscire dal gruppo azzurro e, dunque, è rimasto in Giunta con la delega al Bilancio grazie al sostegno del solo primo cittadino. Vicano, invece, figlia dello storico consigliere omonimo, è entrata in Giunta in corsa, grazie ad un patto che prevedeva le dimissioni da consigliere di Vicano senior e l’ingresso, al suo posto, del primo dei non eletti della stessa lista, Marco Sordi. Tra i due si potrebbe fare a testa o croce. Oppure analizzare chi ha fatto meglio nel ruolo ricoperto. Ma con quasi certezza il metro di giudizio che verrà utilizzato sarà un altro. Cioè capire le ‘blindature’ dell’una e dell’altro, ma anche il peso elettorale per le prossime Amministrative. Non solo: potrebbero esserci anche spinte trasversali utili a dirottare scelte in base alle convenienze, in base a gruppi collaterali e potenzialmente antagonisti. Dunque ciò che in apparenza potrebbe sembrare scontato e lampante anche per un bambino, potrebbe rivelare delle grosse sorprese.
Vedremo cosa accadrà. L’ultima parola sarà quella del sindaco. Che potrebbe decidere già in serata. Prima che la situazione possa complicarsi ulteriormente e che qualcuno possa inventarsi qualcosa che potrebbe solamente andare a complicare una situazione che, tutta d’un tratto, pare abbastanza chiara e semplice da risolvere.
Anche perché nel frattempo, tra i movimenti frenetici in corso in queste ore, c’è stata anche l’indizione di una riunione urgente presso il circolo Fdi di Frosinone. Tutti convocati tra mezz’ora, dunque alle ore 18. Tra i presenti dovrebbe esserci anche il potentissimo presidente di Ales, Fabio Tagliaferri, anima forte del partito nel capoluogo, nonostante oggi, ufficialmente, non ricopra ruoli direttivi. Inutile dire di cosa si parlerà l’antivigilia di Natale, con una convocazione così rapida e con la presenza, tra gli altri, del capogruppo consiliare Franco Carfagna.
Una cosa è certa: il Consiglio comunale rimane convocato per domattina alle 10.30. Poche ore ancora di spazio a discussioni, riflessioni, pressioni, accordi e strategie di ogni tipo. Staremo a vedere se il primo cittadino riuscirà a prendere la situazione in mano e a risolverla una volta per tutte, senza trascinare ulteriormente avanti le problematiche, per provare ad procedere finalmente con tranquillità fino al termine del suo mandato, potendo così concentrarsi sui programmi amministrativi e non sui battibecchi politici, che distolgono tempo ed energie alla buona amministrazione della città.
