Nella Sala Consiliare del Comune di Sora, è stato formalmente sottoscritto l’ “Accordo per la prevenzione degli atti illegali e delle situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici”.
Il documento, di alto valore sia simbolico che operativo, sancisce una rete di collaborazione permanente tra Istituzioni, Forze di Polizia e mondo del commercio per garantire maggiore sicurezza e vivibilità nel centro urbano e nei luoghi di aggregazione.
I FIRMATARI DELL’ACCORDO
L’Accordo è stato sottoscritto da:
-
Prefettura di Frosinone, rappresentata dalla Dott.ssa Agnese Scala.
- Pubblicità - -
Camera di Commercio di Frosinone Latina.
-
Confcommercio Imprese per l’Italia Lazio Sud.
- Pubblicità - -
Confimprese Italia – Provincia di Frosinone.
-
Confesercenti della Provincia di Frosinone.
-
SILB Fipe Lazio Sud (Sindacato Italiano Locali da Ballo e Pubblici Esercizi).
Alla cerimonia hanno partecipato attivamente i Comandanti delle Forze di Polizia territoriali: Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza di Sora, la cui presenza sottolinea l’immediata operatività del protocollo.
Il Protocollo non è una dichiarazione di intenti, ma un piano di azione concreto.
Ha Dichiarato il Sindaco Di Stefano:
“Il Palazzo Comunale è il luogo naturale in cui siglare insieme un patto che riguarda da vicino la vita quotidiana dei nostri cittadini e il lavoro di tanti operatori economici. Questo Protocollo è un vero e proprio piano d’azione condiviso che mette al centro la prevenzione, la tutela degli esercenti e la convivenza civile. Il Comune di Sora crede fortemente in questa rete territoriale e si impegna a fare la propria parte perché questo accordo diventi prassi quotidiana, con risultati tangibili per tutti.”
UN MODELLO DI SICUREZZA PARTECIPATA
L’intesa rappresenta un modello virtuoso di sicurezza partecipata, dove ciascun soggetto svolge un ruolo attivo per il bene comune. L’obiettivo finale è duplice: da un lato, prevenire e contrastare fenomeni di microcriminalità e “malamovida”; dall’altro, promuovere un clima di serenità che favorisca il corretto svolgimento delle attività economiche e la qualità della vita dell’intera comunità.


