“Il dibattito sul contributo alle famiglie che scelgono le scuole paritarie non può essere affrontato solo in termini economici. C’è una questione più profonda che riguarda la tenuta educativa del Paese. Negli ultimi anni la scuola statale ha giustamente beneficiato di investimenti straordinari: fondi PNRR, aumenti stipendiali, bonus docenti, interventi infrastrutturali”.
Lo dichiara Anna Marsili, presidente della Fondazione Bonifacio VIII e presidente di Ancei Formazione.
“Allo stesso tempo, centinaia di scuole paritarie — soprattutto nelle periferie — stanno affrontando una crisi che le porta alla chiusura. Una scuola paritaria che chiude non è una perdita “del privato”: è la perdita di un presidio educativo, di una comunità che accompagna i giovani anche nelle domande più profonde e più faticose, spesso lasciate ai margini del dibattito pubblico. Il disagio crescente tra gli adolescenti non nasce solo da mancanze materiali. Nasce dall’assenza di adulti significativi, di riferimenti, di luoghi che aiutino a rispondere a interrogativi esistenziali che nessuno può ignorare:
“Perché vivere? Che senso ha quello che faccio? Dove sto andando?”
Le scuole paritarie, in particolare le scuole cattoliche,, rappresentano ancora uno spazio in cui questi interrogativi trovano ascolto, accompagnamento e una prospettiva umana e valoriale che previene solitudini, dipendenze e comportamenti distruttivi. Il sostegno economico alle famiglie non crea privilegi. Garantisce pluralismo, equità e libertà educativa. E preserva un segmento essenziale del sistema formativo nazionale”.


