Mentre ci si avvicina sempre più a grandi passi verso le elezioni provinciali, che saranno senz’altro una cartina al tornasole che rivelerà coalizioni, intrecci e tattiche politiche ‘sotterranee’, ma anche una sorta di conta per capire chi riuscirà a mostrare i muscoli conquistando preferenze, a Frosinone la campagna elettorale ormai iniziata oltre un anno e mezzo prima della fine dell’Amministrazione Mastrangeli prosegue sempre più rovente.
Facendo un sunto degli ultimi mesi, possiamo dire che dopo l’alleanza dell’attuale sindaco con l’ex primo cittadino Domenico Marzi, che si è coalizzato ‘senza se e senza ma’ con Mastrangeli nonostante nell’ultima tornata fosse finito al ballottaggio proprio contro di lui, ha lasciato tutti spiazzati la cena di compleanno dell’ex sindaco di Filettino, Luca Sellari, durante la quale Memmo ma anche il presidente regionale del Pd Francesco De Angelis si sono visti in grande confidenza non solo tra loro (sono addirittura arrivati in auto insieme) ma persino con gli esponenti del Centrodestra che da sempre sostengono il primo cittadino di Frosinone, a partire dall’onorevole Nicola Ottaviani. Ne sono la dimostrazione lampante le foto pubblicate online in esclusiva proprio da TuNews24.it, che hanno creato non poco caos nel mondo politico provinciale. Ed in particolare nel gruppo di Fratelli d’Italia, che nell’ultimo periodo aveva iniziato a pensare di poter ambire a designare un proprio candidato sindaco per il capoluogo, nonostante ad oggi un nome ancora non ci sia.
Un’idea, quella di Fdi, che si è fatta ancor più concreta dopo che il presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Tagliaferri, ha deciso di abbandonare (per divergenze di vedute sul Brt) il gruppo di Ottaviani, avvicinandosi, appunto, ai meloniani, con l’intenzione, a quanto si mormora, di ottenere da quella coalizione la candidatura alle prossime Regionali. Il patto sarebbe stato stretto durante un incontro con il presidente provinciale di Fdi, l’onorevole Massimo Ruspandini, e l’ex segretario cittadino del partito (ora presidente della società in house del Ministero della Cultura Ales Spa) Fabio Tagliaferri, mentre Daniele Maura era in vacanza fuori dall’Italia. Ma che, tornato, sarebbe andato su tutte le furie, cercando di mettere il veto sull’operazione, essendo lui uno dei due consiglieri regionali uscenti (oltre che storico amico di Ruspandini), ed aspettandosi per questo non solo la ricandidatura ma anche una convergenza del partito sul suo nome.
Righini guadagna terreno… ruspando
Ma Ruspandini ha davvero ancora la situazione del partito provinciale in mano, tanto da poter governare certe dinamiche? A vedere dall’esterno, parrebbe che intorno gli si stia ‘sgretolando il terreno sotto i piedi’ eroso in gran parte dell’assessore regionale Giancarlo Righini, uomo forte di Fdi ormai a livello nazionale, che starebbe prendendo sempre più piede anche in Ciociaria, grazie anche al lavoro sul territorio della compagna ed ex consigliera di Monte San Giovanni Campano, Lorella Biordi, che starebbe calamitando a sé un gran numero di consiglieri ed assessori ciociari, oltre che di dirigenti di partito. Tra questi sembrerebbe sicuramente esserci Riccardo Del Brocco, che alle ultime amministrative ha dimostrato senz’altro di avere ormai il controllo di Ceccano, visto che con la sua lista ‘Grande Ceccano’ a sostegno del candidato Ugo Di Pofi, con la quale ‘si contava’, ha quasi raddoppiato le preferenze ottenute dalla lista che portava il simbolo di Fratelli D’Italia, dunque quella che Ruspandini ha spinto fino alla fine. La conferma della fine dell’idillio tra Del Brocco e Ruspandini è arrivata proprio un paio di giorni fa, in occasione di un evento organizzato dall’ex assessore ceccanese: sulla locandina della manifestazione, a parte il nome di Righini scritto grande e ‘in grassetto’, nessun riferimento all’attuale presidente provinciale del partito, nonché suo storico amico e compaesano: ormai separati in casa. Secondo i rumors potrebbe essere proprio la Biordi a voler disarcionare Ruspandini per prendere il suo posto ai vertici provinciali di Fdi. Ma non sarebbe l’unica, all’interno del partito, ad avere queste mire. L’unico comune denominatore tra i pretendenti rimane la volontà di una caduta rovinosa dell’onorevole.
Se Ruspandini abbia o meno ancora un po’ di ‘forza politica’ lo potrà dimostrare alle prossime Provinciali, durante le quali ci sarà una vera conta dei voti in Fratelli d’Italia. Una conta ‘all’ultimo sangue’, a quanto pare, visto che ognuno dei leader del partito provinciale, secondo alcune indiscrezioni interne alla compagine, porterà un proprio candidato, proprio per misurare la propria forza in vista delle future tornate elettorali, in cui saranno i cittadini a votare, ma anche per regolare una volta per tutte le dinamiche interne al partito e definire una vera leadership. Stando a quanto trapela, Ruspandini porterà la consigliera ceccanese Bianchini, Fabio Tagliaferri il capogruppo consiliare di Frosinone Carfagna, Maura il consigliere di Castrocielo Velardo e Fabio De Angelis il consigliere di Anagni Cardinali (ancora non si hanno certezze su chi appoggeranno Mattia, Pulciani e Savo).
Tornando al capoluogo, in attesa che Max Tagliaferri ufficializzi il passaggio in Fdi, si mormora che stia lavorando per portare con sé ‘in dote’ anche il consigliere Carlo Gagliardi, attualmente nella lista Marzi. Una situazione decisamente scomoda per l’ex sindaco, visto che tra coloro che con molta probabilità potrebbero abbandonarlo c’è anche Armando Papetti, ormai vicinissimo al futuro candidato sindaco del Psi Vincenzo Iacovissi: Papetti si sarebbe allontanato da Marzi dopo aver visto il suo cambio di rotta e il suo soccorso ‘forsennato’ e apparentemente immotivato al sindaco Mastrangeli. Nel gruppo del povero Memmo a breve rimarrebbe quindi soltanto la consigliera Alessandra Mandarelli, perdendo non poco peso all’interno del Consiglio comunale di Frosinone ma anche appeal in vista delle prossime Comunali.
D’altronde Riccardo sembra non avere più dubbi: dopo essere passato in una fase in cui sembrava volesse a tutti i costi puntare sul civismo puro, con accanto il suo nuovo alleato Marzi, negli ultimi giorni il figliol prodigo è tornato agli antichi amori: lo abbiamo visto a Pontida con il gruppone della Lega, che per l’occasione ha senz’altro mostrato i muscoli. Antico amore o convenienza? Magari entrambi, visto che nelle ultime uscite pubbliche Nicola Ottaviani ha dimostrato di riuscire ad aggregare e bene. Oltre al primo cittadino, anche il vicesindaco Antonio Scaccia, comparso proprio accanto a Mastrangeli, nonostante qualche ‘pizzicotto’ datogli negli ultimi Consigli, sembrerebbe essersi riavvicinato alla figura del primo cittadino, tornando a più miti consigli e rispettando le indicazioni dello zar, che potrebbe decidere di puntare nuovamente sullo stesso uomo: in fondo il giovane Antonio ha ancora molto tempo davanti a sé.
Il patto della ‘Mbriachella
Nel gruppone non è sfuggita neanche la presenza del consigliere Marco Sordi, per il quale il passaggio con Ottaviani è ormai cosa fatta: l’addio alla lista di Mauro Vicano con molta probabilità provocherà la caduta della figlia Laura, attualmente assessore alla Smart City, entrata in Giunta solo grazie ad un accordo che prevedeva l’uscita di scena del padre, che ha dovuto dare le dimissioni da consigliere comunale. Un accordo, quello di Sordi, che sarebbe stato ufficialmente siglato, secondo indiscrezioni giunte alla nostra redazione, già un paio di settimane fa a cena. Menù della serata tanto semplice quanto tradizionale: bruschette, fini fini al pomodoro e bistecca ai ferri e patate al forno, tutto nello stile impresso da Ennio Scaccia al suo storico ristorante, la ‘Mbriachella, ora portato avanti anche dai figli, vista l’età che avanza. Ma soprattutto da sempre un posto molto intimo, vista la zona periferica e buia in cui si trova. Lontana da occhi indiscreti.
Il trio… nulla di fatto
Infine anche nella minoranza sembrerebbe che ci si stia iniziando a muovere. È notizia di una manciata di giorni fa, anche questa riservatissima, l’incontro organizzato tra Anselmo Pizzutelli, Angelo Pizzutelli e Norberto Venturi. Obiettivo: tentare di fare gruppo per le prossime elezioni. La dura opposizione che Anselmo sta facendo in Consiglio ormai da molto tempo, infatti, dovrebbe essere ‘finalizzata’ ad avere effetti, e il modo pensato sarebbe quello di creare una civica (composta dai malpancisti) sostenuta da una parte del Pd, quella che negli ultimi mesi è entrata in contrasto con il direttivo cittadino e provinciale del partito. Il nome di Angelo Pizzutelli, infatti, circolato nell’ultimo trimestre come possibile futuro candidato dei Democrat (sia al Comune che alla Provincia) sarebbe scomparso nel marasma generale che impera, a livello locale, nel partito di Centrosinistra, a vantaggio di Stefano Pizzutelli. Per questo, non contento, e convinto che sia arrivato il suo turno, avrebbe deciso di ascoltare quello che Anselmo ha da dire, insieme al suo compagno Venturi. Ma il problema di questa possibile coalizione è uno soltanto, ma non di poco conto: sia Angelo che Anselmo avrebbero ambizioni di candidarsi allo scranno più alto. E così ci sarebbe stato un ‘nulla di fatto’.


