Ha puntato il coltello contro un 30enne per rapinarlo. Ma la resistenza posta da quest’ultimo, che ha iniziato ad urlare, ha richiamato l’attenzione della polizia. Gli agenti si trovavano nelle vicinanze, infatti, quando hanno sentito il trambusto e si sono avvicinati.
Allertati, poi, anche da alcuni passanti che avevano notato la scena, si sono precipitati sul cavalcavia pedonale che collega via Refice con via Pergolesi, nella zona dello Scalo ferroviario di Frosinone. Si tratta, per intenderci, del sovrappasso ferroviario finito per giorni al centro delle polemiche da parte dei pendolari che ne lamentavano la pericolosità a causa della mancanza d’illuminazione e dello stato di abbandono e fatiscenza in cui versava, oltre che della presenza costante di extracomunitari, spesso dediti ad affari illeciti.
I poliziotti, raggiunto il rapinatore, hanno così provveduto a immobilizzarlo, disarmarlo e ammanettarlo. Per lui è scattato l’arresto con l’accusa di tentata rapina aggravata dall’uso dell’arma: un coltello a serramanico di ben 25 centimetri di lunghezza.
In manette è così finito un 24enne di origine egiziana, oltretutto non in regola con le norme relative al suo soggiorno in Italia.
La vicenda è avvenuta pochi giorni fa, tra l’altro in pieno giorno, e, nonostante non sia stata resa di dominio pubblico, va senz’altro ad avvalorare la pericolosità della zona proprio per i motivi sopra descritti, che tanto hanno lamentato le migliaia di pendolari ciociari che quotidianamente usufruiscono della stazione di Frosinone per raggiungere la Capitale, ma anche altre mete, in particolar modo per motivi di lavoro, studio e salute.
Sicuramente giusta, dunque, la misura della ‘Zona Rossa’ predisposta dal Prefetto di Frosinone, sollecitato anche dall’onorevole Nicola Ottaviani, che in questi giorni sta vedendo l’impiego di decine di poliziotti e carabinieri per controlli straordinari che, quotidianamente, stanno portando comunque a provvedimenti di polizia.
Il giovane arrestato per la tentata rapina si trova tuttora in carcere dopo la convalida dell’arresto: il Gip ha disposto per lui che rimanesse dietro le sbarre


