Un nuovo report di ARERA – l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente – fotografa la situazione italiana per quanto riguarda i consumi domestici. Ci sono alcune buone notizie, come la percentuale sempre crescente di italiani interessati alle fonti rinnovabili e alle tariffe luce e gas più green e sostenibili. Altri dati, invece, continuano a registrare aumenti nei costi che rendono gli italiani uno dei popoli che paga di più in Europa per le bollette.
Gli italiani sono tra gli europei che pagano di più per luce e gas
Durante il 2023, periodo a cui sono riferiti i dati dell’ultimo report ARERA, le bollette degli italiani hanno subito un aumento del 6% con prezzi finali che, nel caso dell’energia elettrica, hanno superato i 38 centesimi di euro per kWh.
Tanto basta, come accennato in apertura, per includere quella italiana tra le popolazioni europee che pagano di più per le utenze domestiche. Gli unici a spendere di più in Europa per le bollette sono i tedeschi. Subito dietro l’Italia ci sono Francia e Spagna.
Analizzando più nel dettaglio a cosa sono dovuti i rincari sulle bollette, l’Autorità ha individuato nell’aumento di tasse e oneri la principale ragione per cui gli italiani hanno speso di più per luce e gas negli ultimi mesi. Nel periodo considerato i costi della materia prima e della rete hanno registrato una lieve flessione (del -2%), infatti, mentre tasse e oneri sono aumentati di quasi il 55% rispetto all’anno precedente, anche considerato per esempio che sono stati reintrodotti in bolletta alcuni oneri generali. Il report non manca di notare che per tutto il 2023 le forniture di gas ed energia hanno risentito ancora anche degli effetti della guerra in Ucraina.
Switch al mercato libero e bonus: le strategie degli italiani per risparmiare sulle bollette
Per far fronte all’aumento della spesa per gas ed energia, molte famiglie italiane hanno fatto ricorso ai cosiddetti bonus bollette: misure di sostegno concesse alle famiglie a basso reddito e agli individui vulnerabili. Nel 2023 sarebbero stati riconosciuti circa 4.6 milioni di bonus elettrici per una cifra totale di oltre 1.4 milioni di euro.
Molte sono state anche le famiglie italiane che per risparmiare su luce e gas sono passate al mercato libero: la vera “big thing” del settore è stata infatti, nel periodo preso in esame dall’Autorità, l’avvicinarsi della fine del mercato tutelato dell’energia, avvenuta a luglio 2024. Forse il dato più interessante in questo senso è che a quella data già oltre 8.4 milioni di clienti vulnerabili, che avevano potuto godere per un periodo più esteso del mercato tutelato, avevano effettuato lo switch verso un operatore del libero mercato.
La possibilità di godere di offerte luce e gaspiù convenienti,oltre che di conoscere e confrontare tra loro le tariffe grazie a comparatori semplici e gratuiti da utilizzare come Facile.it, è stato il principale driver che ha condotto gli italiani a passare al libero mercato. Come prova, anche l’evidenza che le tariffe a prezzo fisso sono quelle attualmente preferite dagli italiani: le hanno scelte il 67% degli intervistati da ARERA, mentre poco più del 32% ha preferito quelle a prezzo variabile.
Da ARERA anche una panoramica sulle energie rinnovabili in Italia
Per quanto riguarda le energie rinnovabili, ci sono alcune buone notizie. Nel 2023 è cresciuta in Italia la produzione di energia idroelettrica (che ha segnato un +42% rispetto all’anno precedente), eolica (14%) e fotovoltaica (+9%). Anche gli investimenti per incentivare il ricorso a fonti rinnovabili sono aumentati, arrivando a toccare i 7 miliardi di euro. Questo segmento di mercato rimane, però, ancora piuttosto concentrato con pochi operatori che forniscono energia green.


