“Si è aperta una nuova consiliatura provinciale. Rivolgiamo un augurio di buon lavoro a tutti i consiglieri, molti dei quali sono stati riconfermati, alcuni sono ritornati e un augurio di benvenuto ai nuovi eletti”.
A dichiararlo i consiglieri della Lega Andrea Amata e Luca Zaccari: Ci rivolgiamo al presidente Luca Di Stefano. E’ trascorso un anno dalla sua elezione, il tempo del rodaggio e il tempo per capire al meglio il funzionamento di una macchina complessa come quella della Provincia. Abbiamo apprezzato il suo impegno e il suo lavoro di coinvolgimento con tutte le forze politiche presenti in quest’aula. E’ lo spirito della legge 56, che però va necessariamente superata e riconsegnata ai cittadini la scelta della rappresentanza rispetto a un ente che può e deve essere centrale nella vita di un territorio. Un ente che doveva essere eliminato e invece sta lì, sta lì perché è necessario e fondamentale per le sorti di una comunità di 91 comuni e 500 mila abitanti.
“Il nostro obiettivo, è questo che chiediamo al presidente Di Stefano, è di renderlo tale, di renderlo protagonista rispetto alle necessità di una viabilità da migliorare, di una edilizia scolastica da modernizzare, di un ambiente da tutelare, salvaguardando lo sviluppo, di servizi ai comuni. Insomma, tanto c’è da fare. Fino ad oggi – spiegano – si è lavorato bene, ma con marce ridotte, ora è tempo di innestare quelle alte, a partire dai fondi del PNRR sulle scuole. Ma soprattutto occorre essere maggiormente al centro delle dinamiche di sviluppo: bene gli Stati Generali come primo passo, ma occorre riempire quella giusta intuizione di contenuti, evitando di ridurre certi momenti di confronto a sterile dimensione da “convegnistica”. Anche sotto questo aspetto, molto bene l’istituzione del Comitato per la crescita e lo sviluppo sostenibile”.
Argomentano ancora i consiglieri della Lega: “Bisogna far sentire il peso della “politica” dove la politica può intervenire. I dati del Centro Studi delle Camere di Commercio Tagliacarne sono impietosi con il nostro territorio: sul reddito disponibile delle famiglie siamo al 99° posto su 107 province in Italia. Siamo gli ultimi del Lazio. Questo dato deve preoccuparci, oltre a indignarci, deve farci capire che senza una “politica” chiara, limpida, propositiva, richiamo di fallire in partenza. Non è più il tempo dell’opacità, ma della proposta alla luce del sole. Facciamo chiarezza e concretezza su cosa la Provincia vuole essere nei prossimi anni, su come può intervenire nei processi di sviluppo del territorio. Ma con azioni concrete, non con semplici dichiarazioni di intenti. E quando parliamo di chiarezza, la invochiamo anche nella rimozione di possibili conflitti di interesse, come nelle nostre partecipate, dove è forte il rischio che per delicate procedure ambientali il controllato e il controllore coincidano. La politica deve dare altri esempi. La trasparenza amministrativa è come il sole: un ottimo disinfettante. Sulla chiarezza politica, sulla trasparenza amministrativa e sulla concretezza progettuale la Lega non farà mancare il suo appoggio”.
“E se si sollevano certe questioni sulle partecipate – concludono Amata e Zaccari – non è per ottenere qualcosa ma per evitare che a rimetterci qualcosa sia la collettività che partecipa con la contribuzione fiscale a mantenere certe postazioni. I ruoli di responsabilità non dovrebbero degenerare a centri di potere”.
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