domenica 26 Ottobre 2025
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Economia – La carica dei 50.000

Dopo covid, guerra e rincari gli imprenditori provano a rialzare la testa, i dati della Camera di Commercio evidenziano l'aumento di nuove attività in Ciociaria

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Osserfare, l’Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Frosinone Latina, come di consueto, rende pubblici i dati Movimprese relativi al II trimestre 2021 sulla base dei dati messi a disposizione da Unioncamere e Infocamere. 

DATI NAZIONALI

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Le fibrillazioni economiche degli ultimi mesi, a leggerle con la lente della demografia di impresa, mostrano fattori di trascinamento pandemici che in termini aggregati si esplicitano in un inevitabile effetto sospensivo dell’intraprendenza imprenditoriale ed in una ripresa delle cessazioni; il fattore compensativo dell’edilizia sostenuta degli incentivi torna ad emergere, sebbene dimostri di contenere le incertezze normative e di mercato. Gli esiti algebrici riferiti alla seconda porzione d’anno restituiscono su scala nazionale oltre 32mila unità aggiuntive, in ridimensionamento rispetto alla decisa accelerazione dello scorso anno (-30% sul II trimestre 2021); il che conferma i segnali emersi in apertura d’anno di un clima di maggiori incertezze che si è andato consolidando. Dunque, tra aprile e giugno 2022, sull’intero territorio nazionale, alle 82mila e 600 iscrizioni, pari ad un tasso di natalità in contenimento rispetto ai valori targati 2021 (+1,36%, a fronte del +1,47% dell’analogo periodo dell’anno precedente), si sottraggono circa 50mila e 200 unità, per un indice di mortalità che risulta in progressiva crescita allo 0,83% (rispetto allo 0,72% ed allo 0,63% riferiti al II trimestre 2021 e 2020).

LA CIOCIARIA

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A fine giugno 2022 in provincia di Frosinone risultano 49.457 imprese registrate, delle quali 40.681 attive (82% del totale); nel secondo trimestre ammontano a 630 le nuove iscrizioni, pari ad un tasso di natalità dell’1,28% (che replica il valore 2021 e risulta in dcelerazione rispetto all’1,37% riferito al 2019), a fronte di 365 cessazioni non d’ufficio, per un indice di mortalità dello 0,74%, in decisa accentuazione rispetto allo 0,58% dell’analogo periodo precedente. Il bilancio trimestrale è positivo per 265 unità in più e risulta in rallentamento rispetto al rimbalzo pandemico dello scorso anno, ma comunque si mantiene di gran lunga superiore al bilancio riferito all’analogo periodo pre-covid (+189 nel II trimestre 2019). Il tasso di crescita si attesta al +0,54%, in rallentamento rispetto alle dinamiche riferite al secondo quarto 2021 (+0,69%; +0,39% nel secondo trimestre 2019). Come già evidenziato su scala nazionale, gli esiti algebrici sopra descritti restituiscono un quadro di decelerazione delle dinamiche, tornando determinante il contributo delle Costruzioni che, seppur in rallentamento, spiegano oltre 1/3 del saldo trimestrale complessivo. Passando ai dati cumulati fino a giugno, a significativa distanza si collocano le “Attività di professionali, scientifiche e tecniche” che mostrano un’accentuazione più marcata soprattutto nel segmento della “Consulenza d’impresa”, mentre la “Pubblicità e ricerche di mercato” perde tono rispetto alla semestrale targata 2021. Come evidenziato su scala nazionale, anche nel frusinate nel primo semestre si accentua ulteriormente la crescita delle “Attività immobiliari”, in coerenza con le dinamiche positive del mercato immobiliare1. Da segnalare, inoltre, il ritorno sul sentiero positivo delle “Altre attività di Servizi”, in particolare del segmento dei “Servizi alla persona” (attività dei Parrucchieri e trattamenti estetici). A seguire l’aggregato N, alimentato prevalentemente dalle attività di noleggio di auto e di strutture e attrezzature per spettacoli e manifestazioni. Per i “Servizi di alloggio e ristorazione”, il recupero della seconda trimestrale restituisce un saldo cumulato a giugno che rimane in campo neutro. Diversamente, le attività commerciali tornano negative, in quanto viene meno la componente delle vendite on-line (da inizio anno risultano appena 4 unità in più a fronte delle 31 aggiuntive targate I semestre 2021). L’Industria mostra un bilancio semestrale in rosso per 30 unità, a fronte del pareggio precedente; i saldi negativi sono condivisi dalla gran parte dei settori con la maggiore accentuazione della “Trasformazione alimentare”, dell’ “Industria del legno” e della “Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica”; positivo, invece, il contributo delle attività di Riparazione, manutenzione e installazione di macchinari (+15 unità, 5,60% la variazione semestrale dello stock). Diversamente, l’Agricoltura, nonostante il leggero avanzo registrato tra aprile a giugno, accentua la perdita cumulata semestrale.

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