Il borgo Castello di Roccasecca ha reso omaggio a San Tommaso d’Aquino nell’ottocentesimo anniversario della nascita. La graziosa frazione nella quale sono custodite le più significative tracce legate al Dottore Angelico presenti in città, ha voluto dedicare una targa commemorativa all’importante ricorrenza.
La targa ricordo
Nella targa, posizionata nei pressi della piazzetta del borgo, il luogo scelto anche da Severino Gazzelloni per i suoi concerti del 1970 e 1987, è scritto: “Nell’ottocentesimo anniversario della nascita su questo sacro monte di San Tommaso d’Aquino, la comunità parrocchiale del Castello ricorda: 1225-2025”.
La cerimonia
I parrocchiani hanno raccolto le offerte, sono stati affiancati da don Xavier Razanaday nel progetto, il Comune di Roccasecca li ha sostenuti nell’iter amministrativo, la Saxa Grestone ha realizzato, inciso e donato gratuitamente la targa, l’architetto Antonio Di Rollo ha curato tutta la parte documentale, il fabbro Antonio Di Rollo ha realizzato la piantana e Maurizio Langiano ha posizionato materialmente l’iscrizione. Tutti i nominativi dei donatori e di coloro che hanno lavorato per la realizzazione della targa sono stati riportati in una tabila gratulatoria donata al parroco dell’Annunziata.
Domenica scorsa si è svolta la cerimonia di inaugurazione, alla presenza del sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco e dell’intera Amministrazione comunale, del comandante della stazione dei Carabinieri Angelo Iodice, del direttore della Saxa Grestone Fabrizio Torriero. Don Danilo Di Nardi ha benedetto l’opera, mentre la professoressa Delia Di Sturco è intervenuta a nome della comunità parrocchiale.
La cerimonia della scopritura della targa ha preceduto l’inaugurazione della manifestazione “Natale al Castello”. Cinque alberi – quello della Natività e della Speranza, quello dedicato a don Antonio Tuzi, l’albero in onore del fondatore di Roccasecca, l’abate Mansone, quello dedicato alla mamma di San Tommaso, donna Teodora e quello delle fontane su Corso San Tommaso – impreziosiscono la visita del borgo e sono stati realizzati con decorazioni a mano, attraverso il prezioso lavoro delle uncinettine locali.
