La Rete degli Studenti Medi del Lazio ha presentato ufficialmente la piattaforma “La scuola si cura”, un progetto che mira a costruire un nuovo modello educativo basato su inclusione, tutela e benessere psicofisico degli studenti. L’iniziativa raccoglie una serie di proposte elaborate dai ragazzi e dalle ragazze, configurandosi come un vero e proprio manifesto per la scuola del futuro.
Tra i punti centrali emergono temi oggi più che mai attuali: dal riconoscimento dell’identità alias, all’introduzione del congedo mestruale, fino alla richiesta di uno psicologo scolastico stabile e di un codice anti-molestie. Misure che gli studenti ritengono necessarie per trasformare la scuola in un luogo realmente sicuro, inclusivo e rispettoso delle differenze.
Le recenti vicende che hanno coinvolto il Liceo Giulio Cesare di Roma evidenziano – sottolinea la Rete – la necessità di introdurre l’educazione sessuo-affettiva in tutte le scuole e a tutti i livelli, come strumento fondamentale di prevenzione e formazione culturale. Una direzione che coincide con la proposta di legge depositata in Consiglio regionale più di due anni fa dalla consigliera Marta Bonafoni.
Proprio Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Partito Democratico con delega al Terzo Settore e all’Associazionismo, ha espresso sostegno all’iniziativa degli studenti: «Il lavoro portato avanti dalla Rete degli Studenti Medi – afferma in una nota – deve essere accompagnato dalle istituzioni attraverso politiche adeguate e risorse mirate. È tempo che la scuola venga riconosciuta come un ambito su cui investire, e non come il bersaglio di tagli indiscriminati».
Secondo la consigliera, la piattaforma “La scuola si cura” rappresenta un percorso innovativo e necessario, capace di offrire risposte concrete a problemi reali e urgenti della comunità scolastica.


