La notizia della firma da parte del governo del decreto che istituisce la Zona Logistica Semplificata nella Regione Lazio “e’ estremamente positiva per il tessuto economico e sociale del Centro italia. L’istituzione della Zls insieme con i 100 milioni stanziati dal governo per le imprese che ricadono nell’area del consorzio industriale potra’ dare nuova spinta al territorio. Tuttavia, come Federazione Europa Operatori della Logistica Integrata abbiamo il timore che cio’ non sia
sufficiente per attrarre investimenti”. Lo dichiara Enrico
Folgori, presidente della Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata (Feoli).
“La presenza di Regioni confinanti ricomprese nella Zes (Zona Economica Speciale) come ad esempio la Campania e da pochi mesi anche le Marche e l’Umbria, rischia di penalizzare fortemente il territorio e molte aziende anziche’ investire nei territori laziali ricompresi nella Zls preferiamo andare nelle Regioni dove e’ stata istituita la Zes. La Zes infatti ricomprende tutto il
territorio regionale, la Zls ha invece una portata molto piu’ circoscritta, pur concedendo importanti sgravi fiscali e semplificazioni amministrative notevoli”, prosegue.
“Cose importanti, ma non paragonabili agli effetti della Zes. Il Lazio, insomma, rischia di scontare ancora un gap di competitivita’ rispetto Non solo alle Regioni del Sud, ma anche a quelle del Centro. Il Lazio sta facendo registrare numeri record per export, occupazione e Pil e non bisogna perdere questo treno. La Zls non colma difficolta’ strutturali delle aree industriali in sofferenza. Per questo valutiamo con favore la richiesta del sottosegretario Claudio Durigon e di alcuni parlamentare Laziali di un tavolo di confronto con il Mef e con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, per cercare una soluzione e capire se e come il governo puo’ porre mano a questa situazione istituendo la Zes nel Lazio e ricomprendendo almeno i territori delle province di Latina, Frosinone rosinone, Rieti e Viterbo. Il governo sta facendo per il
Lazio progetti infrastrutturali importanti per sviluppare la logistica e far transitare piu’ velocemente le merci da Nordam a Sud e dal Tirreno all’Adriatico, ma serve una visione politica chiara che possa rilanciare settori importanti dell’industria laziale”, conclude il presidente Folgori.


