Nel mondo dei social accade anche questo. Succede che ad Isola del Liri anziani e malati sono costretti a sottoporsi a prelievi del sangue sotto un gazebo improvvisato. Un tendone, come quelli dei circhi, che a malapena ripara le teste dei pazienti dall’acqua piovana, che però si insinua all’interno della struttura riempiendo i pavimenti d’acqua. Così i malati sono costretti a sottoporsi alle analisi con i piedi nelle pozzanghere, al freddo e al gelo di metà novembre senza forme di riscaldamento che possano stiepidire la loro permanenza in quella baraccopoli da terzo mondo. Roba che nell’Africa profonda le condizioni della sanità sono migliori! Eppure ciò accade nella regione Lazio, quella della Capitale. La stessa regione dove Alessia Savo fa la consigliera. E la presidente della Commissione Sanità. Dunque, insieme al governatore Rocca, in quest’ambito è Dio. Può molto. O forse sarebbe il caso di dire: potrebbe molto.
Eppure nel mondo dei social accade anche questo. Capita che la Savo si accorge che il nostro giornale martedì sera dà voce alle lamentele dei cittadini che protestano per tali vergognose condizioni. Dunque mercoledì mattina in fretta e furia fa una ‘volata’ a Isola Liri: non può perdere troppo tempo per questa situazione, perché a Roma è in corso la due giorni degli Stati generali della Salute nel Lazio e lei non può proprio mancare: ci sono tutti quelli ‘che contano’. È proprio lì che, in giacca e cravatta (o tailleur), i ‘nostri’ amministratori danno libero sfogo alle loro… fantasie. E così Alessia Savo si fa scattare una foto davanti al tendone (stile terremotati) da dare poco dopo in pasto ai social insieme ad una striminzita didascalia fatta di parole vuote e frasi fatte. Ma nella fretta di scappare via le sfugge un dettaglio, forse perché già proiettata con la testa nella Capitale: il suo sorriso. A 36 denti. Davanti allo scempio. Una scena che lascia senz’altro pensare ad una sorta di turismo dell’orrore. Un po’ come quelle migliaia di selfie davanti alla Costa Concordia che affondava.
O forse no. Forse nel mondo dei social succede anche questo. Accade che quel sorriso, forse, è stato tenuto sulle labbra appositamente. Una sorta di perversa e sfacciata ‘strategia del sorriso’. Per far sembrare che tutto vada bene. Perché se si sorride non sarà certamente niente di grave! Ma per sapere questo le scarpe della Savo dovevano essere bagnate, non belle asciutte come si nota dalla foto. Doveva entrarci dentro, a quel tendone, la consigliera. Doveva bagnarsele quel paio di scarpe all’ultima moda, invece di mettersi in posa a 10 metri dal gazebo. Perché quello è sì e no un gazebo, di quelli che si acquistano a 99,99 in offerta dai vari Bricofer come vecchie rimanenze di magazzino. Invece lei ai social lo dà in pasto con il più nobile nome di ‘tensostruttura’. Altisonante, nobile. Regale, quasi. Falso. Come il suo sorriso, sfoggiato tanto inopportunamente quanto vergognosamente. Perché la Savo, ex sindaco e figlia di sindaco, tutto è tranne che stupida. Dunque è stata perfettamente in grado di comprendere che la situazione, lì, è da terzo mondo. Ma va bene così. Perché nell’economia del suo ruolo ci sono delle priorità, dei calendari di scadenze stabiliti da mesi. Degli equilibri da rispettare. Delle persone da accontentare. Mentre nell’economia della politica contano i numeri. E i bacini di elettorato. Isola del Liri è un piccolo paese di provincia. E poi in questi giorni si mormora di una possibile accoppiata, alle prossime elezioni, tra il sindaco Massimiliano Quadrini e l’ex consigliera di Monte San Giovanni Campano Lorella Biordi, attuale fidanzata dell’assessore regionale al Bilancio Giancarlo Righini, suo compagno di partito in Fratelli d’Italia. Di un’altra corrente, tra l’altro. Dunque è giusto fare il minimo. Anzi fare il nulla. E condirlo con qualche parola in politichese da rendere pubblica.
Forse nel mondo dei social accade anche questo. A questo punto senza più il forse. Succede che il deus ex machina della sanità regionale, Alessia Savo, non può ignorare le lamentele giunte, visto che sono finite anche sui giornali. Anzi sul giornale: TuNews24.it. E allora ecco qui che si fa la ‘scappatella’ a Isola: un caffè, uno scatto, due chiacchiere, e poi di corsa con l’autista in direzione della Capitale. Che i malati pazientino! In fondo non fa ancora troppo freddo. Basta un cappotto più pesante, un paio di anfibi (meglio gli stivali) e si può andare avanti così qualche altra settimana. Poi, a ridosso del Natale, magari se si fa in tempo e se i lavori non tardano, può arrivare il ‘regalo’ per i poveracci. Si rispolverano i forbicioni e si è pronti a fare un ennesimo bel taglio del nastro. Sfoggiando un altro sorrisone a favor di camera, da pubblicare per i propri follower.
Nel mondo dei social accade anche questo. La strategia del sorriso. I malati possono attendere.


