Il contratto di concessione della piscina comunale del Casaleno, nella parte bassa di Frosinone, è scaduto. Così dicono le carte. Dunque lo Stadio del Nuoto stasera ha chiuso le saracinesche e da domani non riaprirà più, in attesa della gara che assegni l’impianto ai gestori vincitori. Questo in un mondo che va ‘alla dritta’. In realtà non è così. O meglio, così non sarà con molta probabilità, visto che, dando un’occhiata sulle pagine social dell’impianto sportivo, non c’è traccia di alcuna comunicazione o avviso di chiusura. Anzi: si promuovono persino manifestazioni in programma per la seconda metà di novembre! Com’è possibile questo? Un vero mistero… forse una magia!
Eppure sull’albo pretorio del Comune non troviamo alcun atto amministrativo che preveda proroghe agli attuali gestori. Forse i concessionari sono stati tranquillizzati per le vie brevi che l’impianto rimarrà nelle loro mani? Se così fosse non sarebbe grave ma gravissimo: la piscina comunale è cosa pubblica, non cosa… ‘nostra’. E la trasparenza (oltre che l’equità) nel pubblico sono elementi essenziali: pena l’apertura di inchieste che possano accertare illeciti più o meno gravi.
Da quanto leggiamo sul nuovissimo (e costosissimo) portale web del Comune di Frosinone, il nuovo dirigente del Settore Lavori Pubblici e Patrimonio è Ivano Petrillo. Purtroppo, però, sul sito non leggiamo da quando e per quanto sarà in carica, né possiamo visionare il suo curriculum vitae, tanto meno l’atto di conferimento. Come dovrebbe essere e come è per tutti gli altri dirigenti. Insomma, niente di niente: la solita tirata d’orecchie, dunque, all’assessore alla Smart City Laura Vicano, che a quanto pare continua a non riuscire a tenere le redini del ‘suo’ importante assessorato.
Dicevamo: Petrillo è colui che dovrebbe decidere con un atto amministrativo il da farsi su questa benedetta piscina. Ma sempre seguendo l’indirizzo politico, noto a tutti, visto che l’assessore Angelo Retrosi ha ribadito molto chiaramente in Consiglio comunale le sue intenzioni: niente più proroghe, al contrario di ciò che si è fatto per un decennio (LEGGI QUI). Cosa deciderà di fare? E come mai non ha ancora deciso di fare? Batta un colpo, oppure vada ad accertarsi, già domattina presto, che siano stati messi i catenacci al portone d’ingresso dell’impianto. Oppure, se c’è ma non la vediamo, pubblichi la determina che riguarda questi ‘affari’, senza tenerla nel cassetto, perché la trasparenza è obbligo di legge. Oppure, ancora una volta, se è stato il servizio Ced a non pubblicare un’eventuale determina (se esiste) già firmata, allora se la prenda con la succitata assessora Vicano. Se invece il problema è qualcuno che lo ‘tira per la giacchetta’, chiunque esso sia, corra subito a querelarlo. Dunque batta un colpo e faccia almeno una di queste cose. Alla svelta, però!
Magari la spaventosa notte di Halloween porterà consiglio. E chissà che domattina, come per magia (nera) comparirà sull’albo pretorio la determina che decide il da farsi. E magari appariranno anche le informazioni allegate sulla figura del dottor Petrillo. Se proprio andrà bene.
L’ennesimo mistero in una vicenda che, se non facesse piangere da anni, farebbe senz’altro ridere.
Non è un gioco. È cosa pubblica. E impone trasparenza ed equità. Non è altra cosa: è solo ed esclusivamente cosa… pubblica.


