Non solo l’istituto superiore ‘Angeloni’ di Frosinone: i giovani malintenzionati, infatti, prima di irrompere nella scuola di viale Roma, che stamattina è stata evacuata precauzionalmente (LEGGI QUI) hanno assaltato la sede distaccata dell’istituto magistrale “Maccari’, sempre nel capoluogo, stavolta in pieno centro, nella zona alta di Frosinone, e precisamente in piazza VI Dicembre. Alcune seconde classi dell’istituto, infatti, sono state momentaneamente trasferite presso l’edificio che ospita gli uffici del Comune di Frosinone.
E i giovani che hanno fatto irruzione nelle classi, che si presume siano gli stessi che poco dopo sono entrati nell’Angeloni forzando il portone d’ingresso, sono entrati proprio nella sede comunale. Stavolta intorno alle 8 del mattino, confondendosi tra gli altri tanti studenti chi si trovavano a chiacchierare davanti all’entrata prima di entrare a scuola a fare lezione, complice anche l’assenza del bidello.
Secondo le prime testimonianze sarebbero stati 2-3 ragazzi, anche stavolta con il volto travisato e incappucciati. Una volta entrati nelle classi avrebbero prima ribaltato banchi e sedie in alcune aule vuote, poi in altre avrebbero esploso dei grossi petardi, accendendoli e buttandoli a terra, provocando molto trambusto e paura tra gli allievi.
Alcuni docenti si sarebbero alterati, intervenendo per difendere gli alunni e cercando di far uscire gli incursori. È stato allora che, con molta probabilità, uno in particolare si sarebbe avvicinato ad una professoressa mettendole le mandi addosso: l’avrebbe prima presa per il collo strattonandola; poi, sempre secondo i racconti di alcuni presenti, le avrebbe afferrato i capelli lunghi arruffandoli. Un gesto in qualche modo di supremazia. Quindi, probabilmente soddisfatti di quanto fatto, hanno deciso di allontanati velocemente, facendo perdere le proprie tracce.
Non uno ma ben due, dunque, gli episodi gravissimi accaduti a Frosinone questa mattina, in appena un paio d’ore, per i quali le forze dell’ordine sono in piena attività e stanno indagando a tutto campo per dare un volto ai ragazzi che si sono resi protagonisti di questi vergognosi gesti, che hanno creato caos in tutta la città e paura nelle famiglie che sono venute a conoscenza dell’accaduto.
Anche e soprattutto nel caso del ‘Maccari’, indispensabile per il lavoro degli inquirenti sarà il buon funzionamento dell’impianto di videosorveglianza comunale, visto che in piazza sono molte le telecamere installate. E proprio dalle immagini registrate potrebbero uscire fuori i primi indizi che potranno portare alle prime identificazioni.


