“Erano in 4 e indossavano il passamontagna, o qualcosa di simile, e anche i cappucci”. Questa la testimonianza a caldo di alcuni studenti, che a loro dire avrebbero visto i ragazzi avvicinarsi al portone d’ingresso della scuola pochi secondi prima dell’assalto.
Un blitz in piena regola, dunque, quello di stamattina ai danni dell’istituto superiore ‘Luigi Angeloni’, nella zona bassa del capoluogo, che ha portato al ferimento di un bidello e all’evacuazione precauzionale del plesso (LEGGI QUI).
“Ci sono passati praticamente accanto – spiegano gli studenti dell’Angeloni – perché eravamo fuori dalla scuola per raggiungere a piedi la vicina palestra, per l’ora di educazione fisica. Ma è stata una questione di attimi”.

“Dopo l’accaduto, quando ci hanno fatto rientrare per prendere gli zaini lasciati dentro, si sentiva un’incredibile puzza di sostanze chimiche”.
Proprio per questo il pronto intervento dei corpi speciali dei Vigili del Fuoco, per accertare di cosa si trattasse e se ci fossero pericoli imminenti e gravi per il personale scolastico e per gli studenti venuti a contatto con le sostanze, o semplicemente inalate.

La voce che gira tra i ragazzi dell’istituto, naturalmente tutta da accertare dalle forze dell’ordine che in queste ore stanno svolgendo accurate indagini per dare un volto agli autori del grave gesto, parla della possibilità che si tratti di 4 studenti di un istituto tecnico sempre di Frosinone.
Secondo i rumors che circolano nell’ambiente scolastico, gli assalitori avrebbero gettato fialette piene di sostanze sottratte al laboratorio di chimica dell’altro istituto superiore frusinate, una scuola che forma anche tecnici di laboratorio, dunque una pista che sarebbe senz’altro compatibile.

Sottolineamo, però, che al momento di tratta solamente di voci di corridoio, tutte da accertare da parte delle forze di polizia, che in queste ore stanno procedendo ad approfondite indagini su quanto accaduto.
Essenziale sarà il contributo del sistema di videosorveglianza comunale: fondamentale accertare se le telecamere del Comune abbiano registrato immagini nei pressi della scuola, dove si vedono i volti dei ragazzi, magari vestiti come descritto dai testimoni, mentre si avvicinavano all’edificio prima del blitz.


