È stata un’opportunità unica per gli amanti della cultura e dell’arte poter visitare ieri a Supino le Terme Romane in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2025.
Centinaia di persone hanno voluto recarsi presso il sito archeologico, del secondo secolo dopo cristo, che per l’intero arco dell’anno è per lo più inaccessibile.
Il pubblico ha potuto così immergersi nella storia attraverso il racconto del funzionario responsabile della Sopraintendenza archeologica Belle Arti , Massimo Lauria, che ne ha spiegato le peculiarità e le rarità, attraverso dettagli, che troviamo nei mosaici raffiguranti scene marine, che hanno dato vita ad un’esperienza educativa e suggestiva allo stesso tempo.
Le pavimentazioni sono di pregio. Nel frigidarium, il dio Nettuno sta guidando una quadriga di ippocampi, nel caldarium, invece, negli ambienti surriscaldati, un corteo marino con le nereidi, ninfe marine che nuotano in maniera leggiadra, attraverso addirittura le onde. Oltre ad un capro marino, un bue marino, troviamo anche un unicum al mondo: l’unica raffigurazione di una medusa.
<Oggi è una bellissima giornata – ha dichiarato Massimo Cerilli, consigliere delegato agli scavi archeologici del comune di Supino– non solo dal punto meteorologico, ma anche perché c’è stata un’ottima risposta di pubblico, accorso numeroso che ha apprezzato la qualità di queste Terme Romane e la loro importanza storico-culurale>.
Sogno dell’amministrazione comunale è quello di dare nuova vita a quello che potrebbe rappresentare un polo culturale del paese attraverso l’ampliamento degli scavi, per far riaffiorare la villa adiacente le terme che si presuppone possa essere sepolta. Un progetto di vera rinascita per Supino.
E’ evidente, però, che la valorizzazione di un sito del genere non può essere ascrivibile alle possibilità dell’amministrazione comunale di un piccolo comune qual è Supino. Occorre un interesse di maggior respiro e possibilità, soprattutto di più elevato livello amministrativo.


