Nello scacchiere politico ogni sfumatura ha un senso, ogni parola utilizzata al posto di un sinonimo più o meno blando ha un significato. Bisogna solamente essere in grado di capirlo e saper leggere i retroscena, perché c’è sempre una dietrologia, un ‘non detto’ che però, chi ha esperienza, riesce a percepire ‘tra le righe’. Ecco, giovedì sera, al ‘question time’ che antecede il Consiglio comunale di Frosinone, questa particolare abilità non era necessaria. Perché l’attacco di Fratelli d’Italia sferrato agli stessi compagni di maggioranza, ma in particolare alla Lega, e successivamente al primo cittadino, è stato evidente anche a chi è digiuno di certi argomenti.
Al di là dei temi e delle argomentazioni, il consigliere Marco Ferrara ha prima attaccato l’assessore Angelo Retrosi, poi si è accanito contro il consigliere Dino Iannarilli. Dulcis in fundo, ha lanciato un monito al sindaco Riccardo Mastrangeli: “Non accetto che accadano certe cose, altrimenti diventa una gara anticipata a fare campagna elettorale e a intestarsi i meriti delle pratiche. Non esiste. E parlo anche a nome di Fratelli d’Italia”. In sostanza, una sorta di ultimatum lanciato al sindaco, per fargli capire che il partito della Meloni ha ancora un peso e non intende arrendersi alle evidenze venute fuori in questi giorni.
Parliamo della festa di compleanno dell’imprenditore ed ex sindaco di Filettino Luca Sellari, che ha avuto luogo domenica scorsa, facendo parlare l’intera provincia, date le presenze politiche (e non solo) di peso ma, soprattutto, degli ‘intrecci’ che hanno avuto luogo prima, durante e dopo la cena, tutti immortalati dalle nostre foto ‘rubate’ durante l’evento (VEDI QUI).
I circa cento presenti hanno potuto assistere, sgranando gli occhi, a baci, carezze e sorrisi sinceri tra destra e sinistra, rivali e oppositori. Che sia la solita magia del grande ‘illusionista’ della politica Luca Sellari, tra i più bravi a trovare punti d’incontro e ‘nuovi punti di vista’? Oppure dietro quanto accaduto c’è un disegno ben più grande e pesanti accordi che vanno oltre i brindisi? Magari un patto politico che parte da Frosinone per andare oltre i confini comunali e anche provinciali… Una grande coalizione pronta a sedersi al tavolino delle trattative insieme, abbandonando dissapori e vecchi rancori, per conquistare risultati politici di assoluto rilievo. Senza dover temere nessuno, a questo punto, visto che la caratura dei personaggi presenti è di assoluto spessore: una classe dirigente ‘vecchio stampo’ che, unita e compatta (cosa che sembrava impossibile fino a ieri) potrebbe raggiungere livelli mai visti finora. Chissà…
Fatto sta che come ‘rappresentanti’ di Fratelli d’Italia non c’era nessuno. A parte il presidente delle partecipate Saf e Apef, nonché ex vicepresidente della Provincia, Fabio De Angelis, che però ha un rapporto squisitamente amicale con il ‘principe’ Sellari. Questo, unito alla presenza di Francesco De Angelis e Domenico Marzi, tra l’altro in perfetta sintonia tra loro, e alla foto del duo dietro alla torta con abbracci e sorrisi insieme all’onorevole Nicola Ottaviani, ha senz’altro messo in allarme i meloniani. Che, sentitisi messi spalle al muro, hanno deciso di alzare la voce in Consiglio, per far capire che ci sono anche loro. Ma perché, qualcuno voleva tagliarli fuori dagli accordi che iniziano a concretizzarsi in vista delle Amministrative frusinati del 2027? Anche in questo caso: chissà…
Certezze non ce ne sono, ma quel che è sicuro è che quella cena è stata ben più di un semplice compleanno. E il festeggiato stavolta più che prestigiatore è stato regista. Non solo delle vicende politiche ciociare, ma anche dei ‘film’ che si sono fatti un po’ tutti, mentalmente, non potendo sapere poi, oltre gli abbracci e i baci, cosa sia stato realmente detto (o concordato) tra un brindisi e un boccone.
Per non saper né leggere né scrivere, come si dice in gergo, in attesa di capirci qualcosa di più i Fratelli hanno deciso di mettere i puntini sulle. Anzi il Fratello, visto che durante lo spericolato attacco al sindaco ‘ad interim’ era completamente solo, senza essere affiancato da compagni di partito né di sorte. Come mai? Anche questo sarebbe da capire meglio…

L’unica presenza più vicina, una fila più dietro, era quella del consigliere Marco Sordi, nipote (d’arte) proprio di Luca Sellari, che, senza attirare troppo l’attenzione su di sé è sempre più presente nella vita politica e amministrativa di Frosinone. Una presenza, la sua, sempre più vicina allo schieramento dell’ex primo cittadino Nicola Ottaviani, a quanto è dato sapere: come abbiamo già anticipato nelle scorse settimane, si mormora di un passaggio sempre più imminente tra le file dello zar. Se ciò accadrà, a rischiare grosso è senz’altro l’assessore Laura Vicano, che perderebbe immediatamente la delega, un po’ come accaduto, prima di lei, all’assessore Valentina Sementilli: impossibile utilizzare due pesi e due misure.

Un rischio che i Vicano (padre e figlia) hanno iniziato senz’altro a sentire. Si è percepito domenica sera dall’inquietudine del manager, che ‘svolazzava’ frettolosamente tra tutti i tavoli, senza badare troppo al ‘colore’ dei commensali seduti. Così come si è notato dal ‘briefing’ che, stando alle solite ‘lingue zozze’, la delegata alla Smart City avrebbe avuto con i rappresentanti comunali di Fdi al bar accanto a palazzo Munari, prima di entrare. Senza pensare all’assist dato al consigliere d’opposizione Anselmo Pizzutelli, che ha cercato di mettere in difficoltà l’assessore Rossella Testa sulla presenza di un ‘sotto-sito’ su Frosinone Alta: la Vicano, incalzata, ha deciso di convenire con Pizzutelli sull’inutilità di tale ‘appendice web’, in barba ai tanti progetti di rilancio del Centro Storico che sia questa Amministrazione che la precedente hanno messo in campo per far uscire dal pantano il cuore pulsante della città, sempre grazie all’azione dell’assessore Testa, delegata al Centro Storico per la prima volta proprio dall’allora sindaco Ottaviani, che creò questo assessorato ad hoc (prima non esistente) proprio per salvare la Frosinone alta dalla fase di declino che stava vivendo.


