Un grave incidente stradale si è verificato questa mattina (giovedì 4 settembre) alle prime luci dell’alba lungo la via Casilina, nei pressi di Cassino e a poca distanza da un centro commerciale della zona molto conosciuto. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, intorno alle 4:30 una vettura con a bordo due ragazze è finita fuori strada terminando la propria corsa contro un albero, probabilmente a causa della perdita di controllo del mezzo da parte di chi era al volante. Un impatto molto violento che ha ridotto la macchina ad un ammasso di lamiere e che non ha coinvolto altri mezzi, trattandosi quindi di un “incidente autonomo”.
Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, Carabinieri e Guardia di Finanza, che hanno condotto rilievi accurati e messo in sicurezza l’area. I sanitari del 118 hanno prestato il primo soccorso alle due ragazze: una, le cui condizioni sono subito apparse molto critiche, è stata elitrasportata in codice rosso al San Camillo di Roma, l’altra, invece, meno grave, è stata trasportata con un’ambulanza all’ospedale Umberto I, entrambe ricoverate in prognosi riservata. Da quanto emerso, le due giovani sarebbero originarie di Venafro, un piccolo centro a poca distanza dalla Città Martire.
Incidenti tra i giovani:
emergenza sottovalutata
Questo tragico episodio fa da richiamo ad una realtà più ampia: in Italia gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte per i giovani nella fascia d’età tra i 15 e i 24 anni. La gravità dei numeri è confermata anche da dati del 2024: il tasso di mortalità per incidenti stradali nella fascia 20–24 anni era di 84,7 vittime per milione di abitanti. Inoltre, tra i giovani dai 15 ai 35 anni, le morti causate da incidenti stradali rappresentano circa un terzo del totale dei decessi .
Le principali cause sono legate a comportamenti rischiosi spesso difficili da gestire: la distrazione alla guida – soprattutto dovuta all’uso del cellulare – incide per il 30,2%, seguita dall’eccesso di velocità con il 27,1%. Alcol, droghe e distrazioni contribuiscono in misura minore, ma comunque significativa, circa il 6,4% dei casi tra i giovani. A questi si aggiungono fenomeni più recenti e preoccupanti come le “sfide” sui social, che finiscono per mettere in pericolo ragazzi inconsapevoli o alla ricerca di visibilità.


