L’applicazione di qualsiasi misura coercitiva, che ha quindi a che fare con la libertà personale, nello stesso momento in cui viene applicata preveda la sospensione dall’incarico di funzioni pubbliche. In questi minuti dovrebbe dunque essere già partito l’iter amministrativo che porterà la Prefettura di Frosinone a notificare il provvedimento di sospensione dal ruolo di consigliere comunale e provinciale per Gianluca Quadrini, che stamattina è stato destinatario di due provvedimenti: divieto di dimora nelle province di Frosinone e Latina e obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria (LEGGI QUI).
Ricordiamo infatti che per il presidente del Consiglio provinciale di Frosinone, circa un mese fa era stata addirittura chiesta la misura degli arresti, oggi non confermata. L’ipotesi di reato della Procura della Repubblica di Cassino è quella di truffa aggravata e continuata in danno dello Stato e distrazione di fondi pubblici: secondo le indagini degli inquirenti, l’esponente di Forza Italia impiegava nel suo staff lavoratori assunti da società a partecipazione pubblica.
Stessa cosa accadde all’allora sindaco di Piedimonte San Germano Gioacchino Ferdinandi (poi scagionato) nel luglio del 2019, dunque esattamente 6 anni fa. Per un’indagine sul voto di scambio, anche lui fu colpito dal divieto di dimora e, dunque, sospeso dall’incarico pubblico dall’allora prefetto Portelli: a governare il paese arrivò il commissario prefettizio Raio.
In queste ore, dunque, la Prefettura di Frosinone dovrebbe avviare l’iter che porterà a notificare la sospensione di Quadrini al presidente della Provincia Luca di Stefano e a tutti i consiglieri provinciali, nonché al sindaco di Arpino Vittorio Sgarbi e a tutti i consiglieri comunali.
In Provincia, al posto di Quadrini, dovrebbe quindi a breve subentrare il primo dei non eletti di Forza Italia, Maurizio Scaccia, oggi consigliere comunale di Frosinone (lo avevamo anticipato 10 giorni fa in QUESTO ARTICOLO). Stessa cosa per il Comune di Arpino, dove lui è consigliere Comunale: entrerà il primo dei non eletti della sua stessa lista.
Ma per Gianluca Quadrini incombe anche un’altra bella fregatura: visto il provvedimento, della durata iniziale di 6 mesi (salvo proroghe), ad oggi per lui sarebbe preclusa anche la possibilità di partecipare alle prossime elezioni provinciali. Le consultazioni, infatti, dovranno essere celebrate al massimo entro 90 giorni a partire dal 20 dicembre. Dunque il limite massimo scade intorno alla ventina di marzo del 2026. Mentre il provvedimento della Procura che lo riguarda, qualora non venga revocato per qualche motivo, scadrà intorno al 27 marzo del prossimo anno.
Rebus sic stantibus, sebbene per una manciata di giorni, Quadrini ad oggi risulta tagliato fuori anche dalle prossime Provinciali.


