“Le dichiarazioni dell’ex assessore D’Amato, che accusa la Regione Lazio di essersi attivata tardi e male nella gestione del piano di prevenzione contro il virus West Nile, sono non solo infondate, ma anche profondamente scorrette nei confronti del lavoro svolto con serietà e tempestività da tutte le strutture regionali competenti”.
Lo dichiara la Presidente della Commissione regionale Sanità, Alessia Savo, in risposta alle polemiche sollevate in merito ai casi di infezione da virus West Nile registrati nel territorio regionale.
Prosegue la Savo: “I fatti parlano chiaro: già dal primo accertamento dei due casi autoctoni, la Regione Lazio ha attivato tutte le misure previste dal Piano regionale di lotta alla diffusione dei virus trasmessi dalle zanzare, in stretta collaborazione con l’Istituto Spallanzani, le ASL territoriali e l’Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana. Le azioni messe in campo sono state immediate, mirate e proporzionate alla situazione epidemiologica”.
“Sono stati avviati controlli entomologici aggiuntivi, interventi di disinfestazione nei focolai sospetti, attività di sorveglianza clinica e sierologica sugli equidi e campagne informative rivolte ai cittadini e ai medici del territorio, tuttora in corso. Senza contare che il Presidente Rocca ha firmato, in tempi altrettanto rapidi, un’ordinanza urgente che ha imposto ai Comuni interventi straordinari di disinfestazione, con risorse economiche straordinarie già stanziate dalla Giunta regionale per un milione di euro”, continua Alessia Savo.
“Accusare la Regione di inerzia o ritardo – conclude infine la presidente Alessia Savo – significa ignorare volutamente e artatamente il lavoro capillare e coordinato che è stato messo in campo, e che ha come unico obiettivo la tutela della salute pubblica. È grave che si cerchi visibilità politica su un tema che richiede invece responsabilità, collaborazione e rispetto per le istituzioni e per i cittadini. La salute dei cittadini è e resta la nostra priorità assoluta”.
