“In seguito all’ultima ordinanza contro le attività commerciali ricettive di Frosinone tutta, ci sentiamo costretti ad attivare questa petizione per contrastare la decisione del Comune. La popolazione di Frosinone e provincia finalmente è tornata a vivere il capoluogo, dopo anni di spopolamento verso altre mete più attrezzate e riteniamo folle un’ordinanza dedita a distruggere la vita sociale ed economica di tutta la città”. È quanto si legge nella petizione (QUI PER FIRMARE) lanciata sul portale Change.org, che in meno di 24 ore ha già raccolto oltre 200 sottoscrittori: cittadini contrari al provvedimento firmato ieri dal sindaco del capoluogo Riccardo Mastrangeli.
Ricordiamo infatti che il primo cittadino ha emanato un’ordinanza con la quale dispone, dal 26 luglio (oggi) e fino al 26 agosto, limitazioni temporanee alle attività di somministrazione e vendita di bevande alcoliche, nonché alle emissioni sonore musicali.
In particolare:
- dalla domenica al giovedì: stop alla vendita (anche per asporto) e alla somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche alle ore 00.30, il termine per le emissioni sonore musicali alle ore 1.00;
- venerdì e sabato: sospensione di vendita e somministrazione, anche per asporto, di bevande alcoliche e superalcoliche alle ore 1.00 e termine delle emissioni sonore musicali mezz’ora dopo, all’1.30.
Il provvedimento, lo ricordiamo, è stato sollecitato la scorsa settimana da 6 consiglieri comunali, tra cui in primis l’ex sindaco Domenico Marzi (LEGGI QUI).
Pochi giorni sono serviti all’attuale sindaco per prendere carta e penna e sottoscrivere l’ordinanza: anzi, tolto il weekend, i giorni che si è concesso fuori Frosinone per il suo compleanno e la giornata organizzata al ristorante con l’intera Amministrazione, si può dire che abbia agito in 24 ore nette. All’uopo va ricordiamo infatti che se Mastrangeli continua a ‘galleggiare’ (numericamente) in Consiglio Comunale, è proprio grazie al supporto di Memmo e di parte della sua lista, che grazie ad una sorta di accordo programmatico di fine consiliatura tengono ‘in vita’ il sindaco. In sostanza un patto va ad ‘imbalsamare’ Mastrangeli, tenendolo ‘caldo’ per i prossimi 21 mesi. È chiaro dunque che, vista la situazione, il sindaco non può far altro che accettare (e alla svelta) i ‘consigli’ che arrivano da Marzi.
Potrebbe anche evitare di farlo e andare allo scontro, per carità. Potrebbe decidere di alzare la testa. Potrebbe ribellarsi e andare alla guerra, e almeno provare a vincerla, sicuramente salvando la faccia e l’orgoglio. Ma non è questa la sua indole, in realtà fortemente ‘democristiana’: preferisce chinare il capo, contraddirsi (visto che con questa ordinanza sta andando in senso diametralmente opposto a quando fatto nei suoi anni di governo), e nel frattempo, senza creare troppi polveroni, continuare la sua campagna elettorale, sperando in un’onorevole provvidenza che lo aiuti anche nel 2027.
Tornando alla raccolta di firme per contrastare l’ordinanza, il promotore è Andrea Ciotoli, socio di un locale del centro storico. “Chiediamo di firmare questa petizione – spiega – per aiutare non solo le attività locali, ma il benessere della città e dei suoi cittadini, che vogliono continuare a vivere la stessa con entusiasmo e ordine”.
Staremo a vedere cosa accadrà. Perché questa questione, in effetti, sta già diventando un polverone di per sé. Anche senza la volontà del primo cittadino, che anzi preferirebbe, soprattutto in questo periodo, tenere i toni bassi.
In realtà, viste le premesse, si preannuncia un mese di agosto a dir poco infuocato, nel quale il povero Riccardo, al contrario di quanto immaginava, probabilmente non potrà riposarsi neanche un po’. Nervi tesi già per il prossimo Consiglio comunale, fissato per giovedì 31 alle 18.30: all’ordine del giorno l’assestamento generale di bilancio, la salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2025 e le variazioni di bilancio di previsione 2025-2027. Già in occasione di questa Assise, stando attenti e analizzando anche voti e dichiarazioni di voto, si potrà capire molto di eventuali alleanze nelle opposizioni e di possibili ulteriori ‘mal di pancia’ in maggioranza…


