Sarebbe terminato poco prima di pranzo l’interrogatorio preliminare di Gianluca Quadrini, presidente del Consiglio provinciale di Frosinone, nei confronti del quale la Procura della Repubblica di Cassino avrebbe chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari con le accuse di truffa aggravata e gestione indebita di fondi pubblici: secondo la nuova riforma Nordio, infatti, il Gip prima di adottare provvedimenti ha il dovere di ascoltare la versione dell’indagato.
Stando alle accuse formulate, Quadrini avrebbe utilizzato per attività di segreteria personale alcune persone assunte però da enti pubblici. Lo stesso avrebbe, poi, usufruito anche di permessi di lavoro, nel suo ruolo di docente, grazie al suo ruolo da consigliere provinciale delegato, anche quando la sua carica era già cessata: da qui anche il possibile danno erariale.
Altre contestazioni sono state mosse nei suoi confronti in qualità di presidente di Comunità montana, e riguarderebbero alcuni appalti affidati a una cooperativa riconducibile a uno dei sei indagati in quest’inchiesta, per un valore totale di circa 90mila euro: secondo l’accusa, tali interventi sarebbero stati svolti solo parzialmente.
Ora, una volta ascoltato al versione di Quadrini sulle questioni contestate, si attende la decisione finale del Tribunale, che potrebbe arrivare nell’imminenza o anche nei prossimi giorni.


