Attivazione di nuovi ambulatori multidisciplinari per chi soffre di disturbi dell’alimentazione; strategie di rialimentazione progressiva; programmi di riabilitazione psico-nutrizionale mediante il cosiddetto “pasto assistito”; sostegno emotivo per i pazienti affetti da anoressia nervosa e bulimia.
La Rete per il trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione
La Regione Lazio ha dato il suo via libera alla realizzazione della Rete per il trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, un piano che rappresenterà un vero e proprio modello di assistenza sanitaria, per rispondere alle specifiche esigenze di chi soffre di questi disturbi nel Lazio, con una particolare attenzione rivolta ai giovani, sempre più esposti a simili problematiche, già dalla primissima adolescenza, con un’insorgenza sempre più precoce.
Il commento del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca
«Con l’approvazione della nuova rete di trattamento per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, la Regione Lazio compie un passo decisivo nella lotta a una delle emergenze sanitarie più complesse e dolorose del nostro tempo, soprattutto tra i giovani. Questo intervento rappresenta un impegno concreto per garantire una presa in carico tempestiva, multidisciplinare e capillare su tutto il territorio. Vogliamo che nessuno si senta solo di fronte a una malattia che colpisce corpo e mente. Puntiamo a costruire una rete solida, fatta di servizi accessibili, centri dedicati e professionisti qualificati, perché la salute mentale e il benessere psicologico siano una priorità reale, non solo dichiarata», dichiara il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

La prevenzione per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (dna)
La prevenzione diventerà l’arma principale per poter contrastare un fenomeno sempre più in crescita e che cela dietro di sé anche problematiche sociali e di disagio.
Per questo la costruzione della Rete regionale farà perno sull’incremento, per ogni ASL, di almeno un Ambulatorio Multidisciplinare dedicato ai disturbi dell’alimentazione.
Le nuove misure sociali e sanitarie
Tra le varie misure innovative introdotte ci sarà il cosiddetto “pasto assistito”, che verrà garantito in ogni ambulatorio che erogherà i programmi di riabilitazione psico-nutrizionale.
Aumenteranno anche i posti semiresidenziali per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (dna) programmati nel Lazio per raggiungere il numero di 250 unità.
Per i posti residenziali, invece, è previsto un incremento pari a 132 posti letto su tutto il territorio regionale che daranno risposta ai bisogni di salute della popolazione minorenne e maggiorenne, garantendo un “cura di prossimità”, portando i servizi sanitari il più vicino possibile ai cittadini.
La delibera regionale
Con la delibera approvata dalla Giunta regionale del Lazio, sono stati anche aggiornati i requisiti minimi autorizzativi dei servizi e il conseguente sistema di remunerazione per le strutture private accreditate.
Il potenziamento della Rete dei servizi per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione è uno degli obiettivi primari del “Piano di programmazione dell’Assistenza territoriale 2024-2026” della Regione Lazio. In questo contesto, le 14mila assunzioni, già autorizzate dall’amministrazione Rocca, grazie a un investimento strutturale di 661,5 milioni di euro, porranno le Aziende sanitarie nelle condizioni di poter garantire l’erogazione delle prestazioni essenziali e la continuità assistenziale.


