“Continuo a non capire perché il consigliere D’Amato sia tanto attivo dietro una tastiera ma poi rifugga qualsiasi confronto con il presidente Rocca, come ha fatto anche nell’ultimo Consiglio regionale sulla sanità. Le mancate forniture di provette, a cui si riferisce, sono frutto della sua gara d’appalto, a cui stiamo ancora facendo fronte e che non limita affatto il nostro impegno a cercare di implementare lo screening del colon retto a cui, fino al 2023, aveva aderito soltanto il 19% dei cittadini del Lazio. E questo lo stiamo facendo attraverso tutte le azioni possibili, tra cui la sperimentazione delle farmacie dei servizi. Spiace constatare come su un ambito fondamentale della sanità, come quello della prevenzione, che richiede la collaborazione e il dialogo, si faccia invece una politica strumentale e demagogica. Dichiarazioni come quelle del consigliere D’Amato non sono accettabili da chi per anni è stato ‘protagonista’ della sanità laziale”.
Così la presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche Sociali, Alessia Savo, in replica alle dichiarazioni del consigliere regionale e responsabile Welfare di Azione, Alessio D’Amato, sullo screening del colon retto.