Già nel primo pomeriggio di oggi la notizia si era sparsa velocemente in paese. Tanto che era iniziato il tran-tran di telefonate per capire cosa stesse accadendo, visto che di voci su questa vicenda, da alcuni giorni, se ne susseguono parecchie, anche di più ‘preoccupanti’. Poi è arrivata la conferma. Convocati tutti gli indagati dell’inchiesta “The Good Lobby”, ai quali è stato notificato il provvedimento di proroga delle indagini. Ci riferiamo all’indagine che lo scorso 24 ottobre ha portato un vero terremoto a Ceccano, con l’arresto del sindaco Roberto Caligiore e, successivamente, la caduta dell’Amministrazione cittadina.
Durante il blitz della polizia, lo ricordiamo, finirono in manette anche il frusinate Stefano Anniballi e l’ingegnere sorano Stefano Polsinelli. Tra i coinvolti anche l’architetto frusinate Elena Papetti, il geometra del Comune di Ceccano Camillo Ciotoli, il dirigente comunale Diego Aureli, il commercialista Gennaro Tramontano, l’imprenditore Danilo Rinaldi e Vincenzo D’Onofrio, nel Cda di una cooperativa finita sotto la lente. Diversi, anche, i professionisti sottoposti a misure interdittive.
Ben 36, in totale, le persone finite sul registro degli indagati per quanto riguarda la gestione degli appalti relativi alle opere finanziate con i fondi del Pnrr. Sono proprio loro i destinatari, oggi, della notifica di proroga delle indagini preliminari.
In pratica la Procura Europea, da cui sono partite le investigazioni, ha chiesto al Gip ulteriore tempo per scavare in maniera più approfondita nell’intricata vicenda. Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Frosinone ha accolto positivamente la richiesta: accordati altri sei mesi.
Ci si avvicina a grandi passi, dunque, alla conclusione della fase preliminare delle indagini.
In città la curiosità su tale vicenda è molta, visto anche la campagna elettorale che entra sempre più nel vivo. E considerate le tante voci che si susseguono sempre più incessantemente, relative a possibili ‘colpi di scena’. Chissà se rimarranno solamente mormorii e pettegolezzi oppure se c’è qualcosa di fondato che potrebbe dare ancora spazio a nuovi articoli di cronaca. Staremo a vedere…


