Erano tutti i presenti, i cinque candidati Sindaco della città di Ceccano, Fabio Giovannone, Andrea Querqui, Luigi Mingarelli, Ugo Di Pofi e Manuela Maliziola. Al cospetto dei cittadini, con alle spalle Palazzo Antonelli, hanno raccolto l’invito del Comitato del Centro Storico e si sono affrontati a viso aperto, stasera, rispondendo in due minuti alle domande rivolte dal Professore Pietro Alviti.
Dalle priorità di intervento, ai punti programmatici, dall’ambiente ai lavori, dalla salute alla pubblica istruzione, dal degrado cittadino al servizio idrico, moltissimi i temi trattati in circa due ore d’incontro.
Ciascuno dei candidati ha brevissimamente illustrato ai molti cittadini presenti i punti di forza e i punti di debolezza della città fabraterna.
Toni accesi sulla gestione idrica, in una città che soffre moltissimo una carenza di rispetto da parte del gestore. Un servizio a singhiozzo che mette in ginocchio troppe volte la cittadinanza. L’Acea sotto attacco e sotto accusa da parte di tutti i candidati e scontro vivace sulle responsabilità politiche degli abitanti di Palazzo Antonelli.
Occhi puntati anche sulla trasparenza degli atti amministrativi. Ed al difficile accesso agli stessi, riscontrato con estrema periodicità nel tempo. Uno Sportello del Cittadino che raccolga inviti e proposte, ma che nello stesso aiuti lo smistamento delle richieste inoltrate al Comune è solo una delle idee avanzate dai candidati.
E ancora, l’area vasta, la città intercomunale, l’adesione al progetto che consentirebbe un ampliamento strutturale ed una condivisione dei servizi. I finanziamenti, gli impegni di spesa già in atto e la necessità di vincolare fondi e progetti. L’idea di un Gruppo di Lavoro che consenta di captare i giusti finanziamenti e saperli gestire. La necessità di una stretta collaborazione tra il settore pubblico e quello privato.
Uno sguardo poi al Centro storico, alla sua necessaria rivalorizzazione, alle tante botteghe chiuse, al turismo ormai sparito, fino ad un risveglio delle coscienze e del sentimento campanilistico. E alla cultura, come valore aggiunto e fiore all’occhiello di una città che ha tanta storia da raccontare. Punto nevralgico di raccolta e di sviluppo delle più intime tradizioni. Rivalorizzazione delle aree verdi con una riprogettazione dello spazio a portata di bambino e l’abbattimento di barriere architettoniche con uno sguardo all’associazionismo ed alle iniziative di socializzazione, altri punti sollevati.
Stile, correttezza ed eleganza sono stati in sostanza i tre elementi che hanno contraddistinto l’incontro. Più o meno i punti programmatici dei cinque candidati Sindaco si assomigliano, a tratti si quasi sovrappongono. Sinonimo del fatto che le problematiche della città e le questioni che più di tutte attanagliano la cittadinanza sono ben conosciute dai più.
Una campagna elettorale all’insegna del fair play e della condivisione. Così, almeno, alle battute iniziali.


