Si sono concluse nel modo più tragico, nel pomeriggio di oggi (giovedì 9 gennaio), le ricerche di Emilio D’Adamo, l’operaio 59enne di Roccasecca scomparso dal pomeriggio della Befana. Ed è stato davvero un brutto colpo per tutti: il corpo senza vita dell’uomo, infatti, è stato trovato in una zona isolata di Colle San Magno, nel Cassinate.
Il corpo, notato da alcuni passanti, si trovava dentro la Fiat Punto Nera con la quale il 59enne dalla Befana si era allontanato da casa. La macchina era completamente carbonizzata e all’interno, come detto, il cadavere di Emilio D’Adamo.
Un epilogo tragico di una vicenda che ha sconvolto non solo Roccasecca, dove l’uomo viveva con la sua famiglia, ma tutto il Cassinate, e Rocca d’Evandro dove lavorava. Un finale di morte che purtroppo era divenuto sempre più probabile dopo un drammatico post che l’uomo aveva pubblicato sul suo profilo Facebook e che lasciava temere un gesto estremo.
Le ricerche sono andate avanti incessanti fin dal primo appello sui social dei familiari, del figlio in particolare, che chiedeva al papà di tornare presto a casa. E poi la disperazione della moglie che, in preda alla paura e all’ansia per le sorti del marito, ha tentato il suicidio con un cocktail di farmaci, gesto per fortuna scongiurato dal pronto intervento dei sanitari del 118 prima e dei medici dell’ospedale di Cassino poi.
Ora è il momento del silenzio e del dolore, mentre i carabinieri sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, anche se al momento l’ipotesi più probabile è quella del gesto estremo messo in atto da Emilio D’Adamo.
L’ennesimo caso di suicidio, se l’ipotesi dovesse essere confermata come tutto lascia supporre, in una terra, la Ciociaria, che nel 2024 ha dovuto assistere a decine di suicidi, specie di giovani e giovanissimi, e che purtroppo vede il 2025 iniziare nella maniera peggiore possibile.
Alla famiglia del 59enne giungano anche le condoglianze della nostra redazione.


