domenica 26 Ottobre 2025
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Accoltellamento Ferentino: ricostruzione del fatto, mappatura della violenza giovanile in Ciociaria e analisi del fenomeno

Tanti, purtroppo, i fatti di violenza che vedono protagonisti giovani e giovanissimi: dietro si nasconde un malessere profondo

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Studente di 16 anni accoltellato da un coetaneo all’uscita da scuola. E’ accaduto
intorno alle 14 di mercoledì scorso a Ferentino, di fronte all’istituto “Martino
Filetico”, sede di prestigiosi licei. I due adolescenti, secondo una prima ricostruzione
dei fatti, avrebbero litigato per via di una ragazza amica della vittima, che sarebbe
intervenuto a sua difesa. Il diverbio è presto degenerato e uno dei due, residente ad
Alatri, avrebbe estratto una lama (un coltello o altro) e avrebbe colpito il primo
(residente invece a Ferentino) all’emitorace sinistro. Soccorso dopo i primi momenti
di sconcerto, il ferito è stato prima portato all’ospedale Spaziani di Frosinone e poi in
eliambulanza al Gemelli di Roma. Qui è ancora ricoverato in terapia intensiva ma
fortunatamente non corre pericoli di vita.

L’aggressore, invece, è stato rapidamente rintracciato dai carabinieri di Ferentino ed
Anagni e assegnato ai genitori in regime di “domiciliari” (procedura prevista per i
minori che equivale ad un arresto). I reati di cui dovrà rispondere dipenderanno
dall’evolversi del quadro clinico dell’accoltellato e dalle decisioni del magistrato.
Intanto, ieri mattina la famiglia del ferito, assistita dall’avvocato Marco Maietta, si è
recata presso la caserma carabinieri di Ferentino per sporgere denuncia dell’accaduto.
Sempre ieri mattina gli studenti del Filetico e di altri istituti sono scesi in piazza per
far sentire la loro voce su questo gravissimo episodio di sangue.

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Quanto accaduto mercoledì a Ferentino è, purtroppo, solo uno dei numerosi episodi
di violenza giovanile (e non solo) che negli ultimi mesi, poco prima e subito dopo
l’estate, hanno avuto come teatro la Ciociaria. Una sequenza incalzante e
drammatica, che evidenzia un profondo stato di malessere delle giovani generazioni:
la maggior parte delle vicende, infatti, sembra riconducibile a piccole “faide”, litigi,
rivalse sulla cui origine viene quasi sempre apposto il timbro di quei “futili motivi”
dietro i quali, invece, molto spesso si nascondono veri e propri “mostri” che
sconquassano l’animo dei ragazzi e di cui quasi nessuno si accorge fino al loro
dirompente manifestarsi.
La cronaca, senza voler fare elenchi speculativi ma solo per far capire quanto sia
grave e a tinte fosche il quadro generale, ci porta a situazioni analoghe, se non
peggiori, che si sono verificate da nord a sud della provincia. Ne ricordiamo solo
alcune, più recenti ed eclatanti.

Partendo da Alatri, va segnalato l’ennesimo e brutale pestaggio di un giovane: il
ragazzo fu avvicinato dal famigerato “branco” e riempito di botte, pare a causa di
avances verso una ragazza ritenute “inopportune”. Il fatto si verificò davanti ad un locale pubblico, in orario serale o notturno e in una zona molto frequentata della città
ernica, protagonisti adolescenti di un comune limitrofo.

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Spostandoci a Veroli, ricordiamo il raid punitivo, ancora a tarda sera, avvenuto
all’esterno di un pub situato nelle contrade del paese ai danni di un sedicenne.
Secondo una ricostruzione dell’accaduto, il giovane fu costretto ad uscire dal locale e,
una volta fuori, fu massacrato a calci e pugni da altri due ragazzi, coetanei o poco più.
Il motivo? Il presunto tentativo dell’aggredito di corteggiare una ragazza impegnata.

Tornando ad Alatri, è di poche settimane fa la notizia della denuncia di un gruppetto
di minorenni, alcuni davvero piccoli di età, che alle 5 del mattino sono stati
immortalati dalle telecamere di videosorveglianza del Comune mentre dall’alto
dell’Acropoli bersagliavano le auto e le case sottostanti con il lancio di sassi e pietre.

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Risse molto violente hanno avuto come teatro Isola Liri e Sora, entrambe località
rinomate per la quantità di locali pubblici e per la movida notturna (in qualche caso si
è trattato di furibondi litigi fra extracomunitari, ma questo è un altro capitolo). Risse
che a volte sono state generate dall’abuso di alcol o dall’uso di stupefacenti (altra
piaga devastante) ma di frequente alla base ci sono stati, ancora, “futili motivi”: sfottò
più o meno esagerati, ragazze contese, corteggiamenti sgraditi, ruggini vecchie e
nuove.

IL MALESSERE DEI GIOVANI

Quasi sempre, però e purtroppo, alla base c’è quel malessere di cui parlavamo
che porta i ragazzi a queste insane esplosioni di violenza, che fa deflagrare la loro
rabbia repressa, la loro frustrazione interiore, il loro desiderio di farsi “vedere” (figlio
malvagio e perverso dei meccanismi social), la loro insoddisfazione, la loro difficoltà
ad inserirsi in una società degenerata e con valori morali ormai ai minimi epocali.
Quando tutto ciò non è frutto di una depressione che li porta a cercare la via della
violenza, troppo spesso anche verso se stessi (da maggio ad oggi sono stati tanti,
troppi, i suicidi di giovani in Ciociaria, due negli ultimi 15 giorni: un 22enne di
Ferentino e un 25enne di Arpino).

Nessun angolo della provincia è immune da questa ondata di violenza giovanile: nel
Cassinate la movida è stata ribattezzata “malamovida”, tanti e sempre più frequenti
sono gli episodi di violenza registrati nel fine settimana; stesso discorso per la zona di
Anagni, che risente molto delle contiguità con città “calde” come Colleferro, Artena,
Valmontone
e con territori quali i Castelli Romani.

Sempre più spesso, ad esempio è accaduto più volte proprio a Ferentino, alcuni locali
pubblici vengono ricorrentemente chiusi o sospesi dalle forze dell’ordine per quello
che vi accade.

Una polveriera già così, quindi, senza dimenticare la sparatoria del marzo scorso
nella centrale via Aldo Moro a Frosinone, gli omicidi Morganti e Bricca ad Alatri e
tanti altri micro episodi che ci consegnano un quadro a dir poco allarmante. Di fronte al quale l’impegno delle forze dell’ordine è sempre massimo e diuturno, ma contro il
malessere dei nostri giovani probabilmente servirebbe altro: misure concrete (lo
psicologo di base sarebbe chiedere troppo?) che spetta alle istituzioni e alla politica
adottare, “entità” che invece restano a guardare e a litigarsi le solite poltrone.

MINORE MINACCIA DI MORTE
UN COETANEO CON UN COLTELLO

Ed è di stamattina la notizia di un minore “punito” severamente dal Questore per aver chiesto soldi ad un coetaneo sotto la minaccia di un coltello. Ancora violenza giovanile, dunque, ancora minorenni al centro di fatti di cronaca nerissima. E allora: cosa si aspetta ad intervenire seriamente?

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Danilo Del Greco
Danilo Del Greco
Giornalista del quotidiano online “TuNews24.it” e del settimanale cartaceo “Tu News”, iscritto all'Ordine dei Giornalisti Professionisti dal 1997, ha lavorato a lungo presso il quotidiano Ciociaria Oggi, sia nell'edizione cartacea che web. Altre esperienze nel settore televisivo, radiofonico e dei free press. Ha frequentato corsi di specializzazione a Rimini (Web Marketing festival) a Milano presso Il Fatto Quotidiano e a Roma con Salvatore Aranzulla.
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