“Le dichiarazioni dell’assessore Righini sul Tavolo MEF confermano quanto ho sempre detto in Aula, ossia che i conti erano in ordine, e la chiusura positiva del perimetro sanitario del 2023 è frutto anche del lavoro della precedente Giunta e degli uffici regionali. Gli allarmi lanciati a inizio legislatura, dove si è tentato di mettere in discussione il percorso di uscita dal commissariamento, erano infondati. Si è trattato, e ne do atto, di proseguire un lavoro tecnico, soprattutto sul fondo di dotazione, ma i fondamentali erano in ordine e l’ampiezza delle quote accantonate copriva i fondi rischi delle ASL. Ricordo che anche gli esercizi sanitari 2020 e 2021 si chiusero in equilibrio di bilancio e che il 2022 risentì dei mancati trasferimenti nazionali legati al Covid, e comunque con un disavanzo al di sotto del 2%. I risultati odierni, in attesa di leggere il verbale del tavolo, sono frutto di un lungo lavoro di risanamento e mi auguro che ora termini lo scaricabarile”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Lazio di Azione, Alessio D’Amato.
“L’uscita dal Piano di rientro, che viene annunciata ma deve essere formalmente richiesta dalla Regione, comporterebbe la perdita della giustificazione dell’extra gettito IRAP e dell’addizionale IRPEF. Alla prima occasione utile in Aula chiederò all’assessore Righini come si intende coprire questo mancato gettito, di oltre 800 Mln. Oggi la sfida riguarda i livelli essenziali di assistenza e il rapido utilizzo dei fondi del PNRR, soprattutto per la parte relativa alla prevenzione e al territorio, su cui sono seriamente preoccupato. Ricordo che l’ultima rilevazione del nuovo sistema di garanzie vede il Lazio, sui dati 2022, superare l’adempienza su tutte e tre le aree, prevenzione, territorio e ospedale. Ecco perché serve un lavoro a tempo pieno, con una delega alla Sanità, capace di interloquire con il Consiglio regionale, che vedrà aumentare i propri poteri legislativi, di indirizzo e controllo sulle materie sanitarie”, ha concluso infine il consigliere regionale Alessio D’Amato.


