“Il gesto suicidario: comprenderlo per prevenirlo”: è il tema di un importante appuntamento che si svolgerà sabato prossimo, 5 ottobre, alle 17:00 presso la Biblioteca Comunale di Alatri – “Luigi Ceci” in Piazza Santa Maria Maggiore. Un momento di riflessione molto importante, alla luce, soprattutto, dei tanti, troppi suicidi che nei mesi scorsi hanno avuto come vittime anche numerosi giovani.
L’evento è organizzato a cura di AMA Associazione Auto Mutuo Aiuto Ceprano e Provincia di Frosinone OdV per la prevenzione al suicidio e per l’elaborazione del lutto per suicidio. Interverrà il Dottor Antonio Loperfido, Psicologo Clinico e Psicoterapeuta
Psicologo, formatore, psicoterapeuta, docente a contratto al Corso di Laurea in Infermieristica della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Udine. Coordina “L’osservatorio del suicidio e del parasuicidio” del Dipartimento di Salute Mentale di Pordenone.
E’ previsto anche un accompagnamento musicale a cura dei Golden Soul Debora Camilli voce e Lorenzo Cellupica al piano. L’appuntamento è promosso dal Comune di Alatri – settore Servizi Sociali
“È cosa nota che perdere una persona cara, inizialmente, consegna chi rimane ad un abisso di solitudine. Perderla per suicidio – è scritto in una nota del Comune di Alatri – consegna i sopravvissuti all’abisso più profondo: quello che, con un taglio unilaterale, violento, netto e irreparabile, fa morire non solo la persona amata ma anche una parte cardinale di quel noi psicologico e sociale costruito insieme nel corso degli anni. Il lutto per suicidio non è uguale a nessun altro tipo di lutto. Questo lutto è interamente pervaso da numerosi sensi di colpa e da sentimenti di vergogna, genera una serie di interrogativi che squalificano gran parte di tutto ciò che i sopravvissuti hanno fatto nella loro esistenza.
Inoltre, è risaputo che l’impatto sociale e psicologico di un suicidio sulla famiglia e sulla comunità è incalcolabile. L’incontro – si conclude la nota stampa – verterà principalmente sull’analisi dei vissuti psicologici del suicida e dei sopravvissuti al suicidio di un proprio caro; come affrontare i numerosi perché che si pongono i sopravvissuti, come continuare a sentirsi vivi, come riappropriarsi del coraggio, della fantasia, della creatività e come ridare un senso alla propria esistenza. Inoltre, si cercherà di vedere se e in che modo fare attività di prevenzione del fenomeno”.


