“È inaccettabile che, di fronte a un tema di salute pubblica come la vaccinazione ai neonati contro la bronchiolite, non venga garantita la gratuità in tutto il territorio italiano. Questo – ha dichiarato il Consigliere regionale del Lazio e responsabile Welfare della Segreteria nazionale di Azione, Alessio D’Amato – si configurerebbe come una evidente discriminazione. Mi sembra che il Ministero della Salute sia in un evidente stato confusionale, poiché, a distanza di 24 ore, manda due diverse indicazioni alle Regioni.
Nella prima, vietando di fatto alle Regioni in piano di rientro, tra cui il Lazio, la somministrazione dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab, a meno che non sia coperta da risorse a carico dei bilanci autonomi regionali, aggiuntive rispetto al fondo sanitario regionale. Nella seconda indicazione, invece, si dispone di rendere disponibile in tutte le regioni, e a carico del SSN, l’anticorpo monoclonale Nirsevimab, ovvero sembrerebbe che il farmaco possa passare dalla fascia C alla fascia A.
Quale delle due indicazioni è quella giusta? È necessario – conclude D’Amato – che venga fatta chiarezza al più presto. È evidente che, se le comunicazioni del massimo organo nazionale in materia di salute pubblica e prevenzione vengono fatte con questa sciatteria, non ci si deve meravigliare se l’Italia ha oggi una bassa copertura vaccinale”.