E’ Lauro Ciavardini, di Alatri, il 25enne operaio della Catalent di Anagni morto intorno alle 21.30 di ieri sera negli spogliatoi dell’azienda farmaceutica della Città dei Papi dove lavorava. Ad uccidere Lauro con ogni probabilità è stato un malore tanto improvviso quanto fulminante che non gli ha lascito scampo.
Il ragazzo si è accasciato esanime al suolo, ad accorgersi dell’accaduto è stata una guardia giurata che ha dato l’allarme: sul posto sanitari del 118 e carabinieri. Ma per Lauro non c’è stato nulla da fare. Ora la salma è all’obitorio dell’ospedale “Spaziani” di Frosinone in attesa che il magistrato decida o meno per l’autopsia e poi per dare il nulla osta ai familiari per i funerali.
Intanto ad Alatri la notizia della morte di Lauro ha destato un’ondata, l’ennesima in anni maledetti, di dolore, sgomento e rabbia. Lauro era molto conosciuto, amava lo sport e frequentava regolarmente la palestra ed amava anche le moto così come era innamorato della vita. Un malore lo ha strappato all’amore dei suoi cari, degli amici, dei conoscenti in un’afosa sera di agosto.
E per Alatri si tratta purtroppo dell’ennesima morte di un giovane, una vera maledizione: ragazzi morti, negli ultimi tempi, per incidenti, malori, suicidi, ragazzi assassinati. Una lunga scia di sangue e di morte che sta funestando la città ernica sul cui cielo si è addensata una triste nube grigia che sembra non volere andare via.
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