“In questi ultimi tempi ho sentito da parte di chi rappresenta l’amministrazione uscente e potenzialmente rientrante, dare colpa all’e-commerce o alla presunta pigrizia dei verolani per il declino di Veroli, proponendone di nuovo, dopo più di 15 anni di amministrazione, il “rilancio” con le solite figure.
È quindi arrivato il momento che qualcuno indirizzi lo sguardo alla realtà del nostro comune, quella agricola, rurale, fatta di prodotti, di territorio, di tradizioni.
Veroli – afferma Elisabetta Fiorini, candidata con Papetti Sindaco nella lista “Orgoglio Verolano” – è un comune montano, il più esteso della provincia, e il 38% della superficie, ovvero 4500ha, coperta dalle aziende agricole, circa un migliaio. 1800 ha di boschi, 1300 ha di prati e pascoli, 800ha di oliveti che si traducono in attività quali selvicoltura, allevamento ovicaprino e bovino e olivicoltura.
L’incidenza dei costi di produzione per le aziende più piccole – prosegue Elisabetta Fiorini – l’impossibilità di sostenere l’acquisto di mezzi di produzione più innovativi, il mancato ricambio generazionale nella conduzione, le politiche agricole in evoluzione, sono alcuni dei motivi che rendono questa realtà rurale a rischio sopravvivenza.
Ci prova il singolo, l’allevatore caparbio e ingegnoso che riceve il riconoscimento per il prodotto caseario d’eccellenza alla Camera di commercio di Roma, i giovani frantoiani che ottengono premi per il loro olio di qualità o il cuoco verolano che nella sua trattoria, nella guida slow-food, propone solo prodotti del territorio, facendo rimbalzare il nome Veroli anche oltre i confini italiani, ma che dopo 8 anni non può remare (a volte controcorrente comunale) da solo e si trasferisce a Roma con l’attività, ottenendo riconoscimenti anche dal Gambero Rosso.
È perciò necessario l’intervento di una amministrazione lungimirante e attenta alle esigenze di un settore così rilevante quale quello agricolo, interconnesso strettamente e strategicamente con gli altri, fino ad ora completamente ignorato. Incentivare le Organizzazione di Produttori (OP) per programmare, concentrare e aggregare l’offerta, partecipare a regimi di qualità e promozione dei prodotti di qualità: queste le strategie da seguire al fine di sostenere le aziende, promuovere il territorio, le tipicità e intercettare fondi europei.
Basi da cui ripartire per il rilancio del paese e di tutto il territorio ci sono – conclude una volitiva e preparata Elisabetta Fiorini – ma occorrono impegno, determinazione e competenza, al fine di focalizzare i reali problemi e criticità e riconoscere i punti di forza e le opportunità… Sarà ora di cambiare ottica?”


