La scomparsa di Gianmarco Ceccani, di soli 27 anni, ha gettato nello sconforto l’intera comunità di Tecchiena, dove abitava in zona Polledrara-Castello, e l’intera città. Alatri è ancora scossa per l’omicidio del 19enne Thomas Bricca avvenuto a fine gennaio dello scorso anno, così come ancora ricorda con dolore l’assassinio, da parte di un branco di 4 giovani, del 20enne Emanuele Morganti, anche lui di Tecchiena. E oggi la notizia del decesso, appare ormai certo il suicidio, di Gianmarco Ceccani, un altro giovane del posto che vola in cielo.
Il ragazzo, come si ricorderà, era stato l’unico a difendere l’amico di sempre Emanuele mentre il branco infieriva ferocemente su di lui, nella tarda serata del 26 marzo 2017 a piazza Regina Margherita, fino a provocarne la morte a calci e pugni. E sempre Gianmarco è stato il testimone chiave nel processo che ha portato alla condanna dei 4 assassini di Emanuele.
Cosa sia passato nella mente del 27enne è impossibile dirlo, anche perché, a quanto si sa, non sarebbe stato trovato nessun messaggio di addio o alcuna spiegazione. Sicuramente pensieri e sofferenze che scavano dentro fino a condurre a gesti estremi.
Il corpo senza vita di Gianmarco è stato trovato dai familiari e poi condotto, dopo il purtroppo inutile intervento dei sanitari del 118, nella camera mortuaria dell’ospedale “Spaziani” di Frosinone dove è stata allestita una camera ardente e dove è quindi possibile rendere l’ultimo saluto ad un ragazzo d’oro, benvoluto da tutti e che da pochi anni era diventato papà.
La data dei funerali, invece, non è ancora stata fissata (alla famiglie rinnoviamo le condoglianze della nostra redazione).