Si è svolta mercoledì la prima udienza per il processo a carico di Marco Boni, il finanziere di Supino, in provincia di Frosinone, accusato di tentata violenza da un’addetta alle pulizie all’interno dell’ufficio in cui prestava servizio presso il Consiglio di Stato.
Il pool difensivo, costituito dal legale Michele Chioccarole e dal criminologo Gianni Spoletti ha chiesto la derubricazione dei capi di accusa degli atti persecutori e molestie per mancanza di uno stato di ansia della presunta vittima che ha continuato nei giorni successivi a frequentare comunque gli uffici in cui secondo la donna si sarebbe consumata la presunta violenza.
È stato contestato anche il capo d’imputazione di tentata violenza in assenza di una prova certa ed incontrovertibile.
Il legale ha fatto presente che non c’è stato nessun tocco, la porta dell’ ufficio è sempre rimasta aperta.
Il giudice si è riservato di decidere dopo aver ascoltato la ‘parte offesa’.
Il giudice ha inoltre accolto i teste ammessi a processo: per il Pm la persona offesa ed altre due persone mentre per la difesa tutti e tredici i testimoni.
“Siamo speranzosi che tutto si concluderà in una bolla di sapone” ha dichiarato l’avvocato Chiuaccarole, difensore di Boni.
La Prossima udienza è stata fissata per il 27 di settembre, verrà ascoltata solamente la persona offesa.
Il dottor Gianni Spoletti, noto criminologo investigativo forense e profiler, depositerà la perizia del profilo psicologico della ipotetica vittima, in qualità di esperto.