Commercio in affanno e operatori che chiedono interventi mirati e urgenti capaci di restituire linfa vitale e ossigeno ad un settore in grave crisi. Lo hanno chiesto a lungo all’attuale amministrazione e ora rivolgono analogo appello a quanti si stanno proponendo per governare la città nei prossimi anni. Un problema, certo, che non riguarda solo Veroli ma che nel centro ernico ha assunto dimensioni molto pesanti. Sul tema è intervenuto l’avvocato Papetti, capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia e candidato Sindaco per le elezioni dell’8 e 9 giugno prossimi.
“Per risollevare le sorti del comparto – ha affermato in merito Papetti – è necessario un serio e fattibile progetto commerciale a lungo termine, un piano ben pensato e articolato che tenga conto delle esigenze di tutti gli operatori commerciali della città, di quelle di chi lavora nel Centro storico come di chi è presente nelle altre zone del vasto territorio verolano. Aree che, vista la loro profonda difformità urbanistica, logistica e strutturale, denunciano problemi molto diversi tra loro tali, dunque, da richiedere soluzioni mirate e comunque differenziate.
Zone che tra l’altro ad oggi, e ormai da troppo tempo, sono lasciate nel dimenticatoio e se riescono a sopravvivere lo devono soprattutto all’iniziativa di volenterosi privati, cittadini che vanno ringraziati ma che restano nel contesto di uno spirito di volontariato che non può portare lontano. Ecco perché – ha sottolineato Papetti – è indispensabile sedersi a tavolino con tutte le parti interessate, ascoltare le diverse problematiche ed istanze, studiare soluzioni adeguate per ciascuna zona e quindi, solo dopo questo lavoro propedeutico, approntare un ‘Piano commercio’ che guardi con occhi diversi alle molteplici realtà del territorio, dal centro alle periferie. Un lavoro sinergico, insomma, che coinvolga tutti gli attori interessati e veda nella nuova Amministrazione comunale un sostegno e un punto di riferimento certo e costante”.
A proposito delle zone periferiche, Papetti si è quindi soffermato, ma solo per fare un esempio, sulla popolosa contrada del Giglio: “Qui – ha rimarcato – c’è uno splendido rettilineo, un vialone, di circa un chilometro e mezzo, sul quale insistono tante attività commerciali. Ebbene, perché non riqualificarlo a fondo e farne un punto attrattivo anche per i centri limitrofi, posizionato strategicamente com’è?.
Ecco – ha rilevato il candidato Sindaco – occorre un progetto di restyling accurato e profondo che tocchi tutta la città, “legando” il centro con le periferie e viceversa. Piani che in questi anni sono mancati, con le periferie e la zona centrale mai oggetto di attenzioni vere e concrete, come è mancata quella lungimiranza politica di cui Veroli avrebbe bisogno per risollevarsi”.
“Un’azione – ha concluso il candidato Sindaco – che però ha bisogno di certezza amministrativa, di una maggioranza forte e coesa, di una Giunta libera da condizionamenti, oltre che qualificata. Caratteristiche che di certo non possono assicurare i cosiddetti ‘campi larghi’, che mettono dentro di tutto e di più ma che, come anche le recenti elezioni regionali in Abruzzo hanno dimostrato, non sono poi in grado di garantire una buona e duratura amministrazione. Per questo ribadisco che a Veroli serve un ‘voto consapevole’, capace di far nascere un’Amministrazione poi capace di dare alla città le risposte che attende da anni e di cui ha impellente bisogno”.
