Una giornata di caos, inconvenienti e disservizi, quella di oggi, per gli utenti che hanno dovuto usare il sito web Acquistinretepa.it, il portale del mercato elettronico della pubblica amministrazione, dove insomma, tra le altre cose, le aziende private possono partecipare a bandi di enti pubblici.
Tanti i disagi segnalati dagli utenti che avevano delle procedure da concludere in alcuni casi anche urgenti proprio sul portale realizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze tramite Consip, che da qualche anno affianca le Amministrazioni nella gestione dei processi di acquisto, attraverso soluzioni innovative di e-procurement.
Persino i centralini sono stati presi d’assalto dagli utenti, che inizialmente non hanno quindi potuto parlare con nessuno per capire cosa stesse accadendo, andando letteralmente nel panico, visto che alcuni bandi scadevano proprio oggi ma non era possibile concludere le operazioni online a causa del blocco del sito web, e rischiando, dunque, di non fare in tempo per le scadenze decise dalle pubbliche amministrazioni di riferimento, cosa che alla fine è anche accaduta in alcuni casi.
In molti, invece, consigliati dall’help-desk, hanno provveduto a inviare la documentazione via Pec agli enti pubblici, in modo tale da bloccare i tempi con data certa garantita dalla posta elettronica certificata.
Insomma, i disagi non sono di certo mancati, per svariate ore, probabilmente a causa di alcun e modifiche e aggiornamenti fatti al portale e resi operativi proprio da oggi, come si legge sulla homepage. E c’è chi ha già chiesto che venga almeno rilasciato un documento nel quale si dimostra che nella giornata di oggi ci sono state queste problematiche,in modo tale da poter giustificare agli enti pubblici eventuali ritardi. Naturalmente dai centralini hanno risposto che riferiranno ai responsabili. Si spera dunque, per i centinaia di utenti rimasti ‘impantanati’ nel portale, che almeno questo possa essere fatto, visto che non sarebbe buona cosa penalizzare delle aziende che solo a causa di problemi tecnici non dovuti a se stesse non hanno potuto rispettare le tempistiche. Staremo a vedere se la macchina pubblica, almeno stavolta, funzionerà…


