di Dario Facci
Mentre le elezioni Comunali si avvicinano a passi da gigante si avverte sempre più nettamente il fremito delle fazioni contrapposte. Va detto, sempre meno identificabili con parti politiche. Ciò è valido anche nei centri più grandi. In provincia di Frosinone solo due, Anagni e Ferentino, dove avrebbe senso analizzare il voto politico. Una possibilità che sarà in gran parte vanificata poiché a farla da padrone saranno incessantemente le liste e le aggregazioni civiche. Ma davvero?
Ad Anagni, in attesa di sapere se sarà in pista personalmente o no colui che per diversi anni è stato il convitato di pietra della locale scena politica, cioè l’ex sindaco ed ex consigliere regionale Franco Fiorito, è data per certa la partecipazione di una nutrita compagine da lui confezionata e che, eventualmente, sosterrà un candidato da Fiorito nominato. Tutto lascerebbe però pensare che Fiorito abbia voglia di tornare in nomine proprio e il celeberrimo Franco non è certo un pericoloso bolscevico ma è sempre stato un importante esponente, prima della destra, poi del centrodestra. Non sarà facile credere davvero che si tratti di una trazione proveniente, come civismo impone, dalla società “civile”.
Sempre civica la coalizione che sostiene Alessandro Cardinali, consigliere provinciale eletto nella lista “Polo Civico”. La lista, che storicamente fa capo al frusinate Gianfranco Pizzutelli, ha visto come deus ex machina nella lizza provinciale Francesco De Angelis in persona. Vale a dire l’uomo di maggior peso nel Pd ciociaro. Anche in questo caso risulterà davvero arduo considerare puro il “civismo” che anima la squadra.
Il Pd ha scelto, inoltre, di far parte di una coalizione civica che sosterrà la candidatura a sindaco di Luca Santovincenzo. Con lui anche l’ex sindaco Bassetta. Può essere considerata proprio civica questa coalizione oppure anche questa è facilmente connotabile?
Speriamo che almeno la coalizione che proporrà alla cittadinanza la rielezione di Daniele Natalia, coordinatore provinciale di Forza Italia, non cerchi di ammantarsi di civismo e si presenti con un bel centrodestra papale papale (specialmente trattandosi di Anagni).
Se diamo uno sguardo a Ferentino la situazione non cambia molto. La discesa in campo di una grande coalizione civica, “Ferentino 2030”, che sosterrà a sindaco Piergianni Fiorletta e che abbraccia ormai quasi tutte le anime della città, rende difficile e sarebbe in effetti una forzatura attribuire una tendenza specifica. Non si può certo ignorare, però, che in essa compaiono molti esponenti politici della città, ognuno ben identificabile per la militanza in questo o quel partito. Se non è giusto connotare una collocazione di “Ferentino 2030” dunque non si potrà certo dire che molti degli esponenti di grido che vi compaiono provengano dalla società civile. E questo è un fatto.
Il Pd, a quanto pare, presenterà una sua lista a sostegno del candidato a sindaco Alfonso Musa, caldeggiato da Antonio Pompeo, inequivocabilmente esponente Dem. Ciò nonostante molti esponenti dello stesso partito compaiano in “Ferentino 2030”. Sarà una coalizione civica quella di Musa? Davvero?
Ci sarà, a Ferentino, un candidato socialista e una lista socialista. Qui tutto chiaro.
