giovedì 25 Aprile 2024
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L’Eccidio settimanale – I fattacci di Veroli

Una settimana che ha visto il centro storico tramutato in una sorta di rione ‘bronx’ con botte da orbi, arrivo del 118, dei carabinieri, di vetrate rotte e sanpietrini sporchi di sangue e qualche zona tramutata in lercio

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Non sono andato in vacanza al mare o in montagna. Solo qualche pomeriggio o sera su a Prato di Campoli. Spesso però giacchè l’aria del centro storico ti rigenera per la sua salubrità, mi ha spinto con mia moglie autista a salire in città. E ciò dopo aver organizzato tre eventi di cui si parla ancora non solo a Veroli ma in tutta la Penisola. Dunque, spesso mi sono seduto con mia moglie davanti al Bar o davanti ad un tavolino stagionale con buon prosciutto.


Veroli città d’arte diventata di notte il centro del vandalismo

E proprio la sera del primo fattaccio di violenza ci eravamo seduti quando mancava circa un’ora dalla mezzanotte su due sedie libere così come il tavolo nel Bar di Gianpaolo. “Scusate ma i posti sono prenotati”- il titolare del bar –cucina per quella sera aperto, mentre altri erano chiusi. Compresi quelli ‘stagionali’. Eppure erano diversi a quell’ora tarda a chiedere dove stuzzicare qualcosa avendo tra l’altro anche i titolari dei ristoranti gettato le chiavi dei loro locali per quel mercoledì sera. Veroli città, d’arte, città del turismo, della cultura aveva messo in letargo le sue ‘case di accoglienza serali’ spesso pronte per degustare prodotti tipici locali. Il tutto era finito con le serate estive dei Fasti quando di gente se ne è visto soprattutto dove la pecora al sugo era ed è la peculiarità dei cinque giorni di grande baldoria organizzata.

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Poi solo qualcosina di buono tra venerdì, sabato e domenica. Città come Veroli, dove persino le pietre parlano per verolani e non si può presentare con tutte le sue bottegucce chiuse. Veroli che tutti, a parole, vorrebbero come una sorta di calendimaggio. Chissenefrega del turismo. Meglio andare a mietere il grano! Anche noi due con la veste di innamorati abbiamo abbandonato avventori e baristi alle loro ‘leccornie’ di turno oltre e soprattutto ai cocktail di quel locale. Tanti gli avventori. Persino qualche ubriacone di turno e qualcuno più maligno del sottoscritto racconta persino di qualche fumatore non solo di spinelli. Ed è arrivato poco dopo la nostra fuga dal centro storico il forte suono della sirena del 118. Solo dopo la mezzanotte qualcuno ci ha informato dal Pronto soccorso di Frosinone che due/tre verolani vi erano arrivati malconci.

Notte di pestaggi

Nessuno sapeva dare una giustificazione se non a modo suo. E sì perché diversi erano i racconti di quella notte di pestaggio che chiamiamo così come abbiamo letto subito su FB o nei giornali di un paio di giorni dopo. Non entriamo nel merito dei fatti e nemmeno osiamo emettere giudizi-sentenze come invece qualche sera dopo seduto ben distanti dal luogo del ‘delitto’ i censori ne erano molti a raccontare a modo loro ciò che era accaduto. Noi sornioni ma con l’udito ottimo ed attento anche senza Amplifon ne abbiamo sentite veramente come si dice in gergo, di versioni colorite e colorate. Commenti che appunto sembravano essere di parte. Ed allora la nostra riflessione è d’obbligo.

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Attaccati tre Bar con avventori che arrivano quasi sempre dopo la mezzanotte

Giuste le lamentele dei residenti che non possono riposare per la mancanza di una quiete agognata. Anche perchè ci son tornate nella nostra mente con l’aiuto della VAR, riavvolgendo il nastro fatti che tutti notano e spesso raccontano, ma che sinora di provvedimenti nessuno ne ha preso uno. Diciamo uno. Perché ad esempio alcune mattine dei Fasti anche qualche vigile è stato costretto, suo malgrado, ad assistere ad esempio a chi ubriaco e non solo era semi tramortito a terra in alcuni slarghi del centro storico? Qualcuno ha dovuto calare dalla finestra persino un lenzuolo per raccogliere ‘l’infortunato di turno’ causa alcool misto a qualcosina che non nominiamo. Chissenefrega! Tra l’altro, come non raccogliere le voci non certo maligne ma anche molto reali degli stessi energumeni dell’altra sera, i quali, dopo la mezzanotte, irrompono in centro, qualche volta a scaricare bottiglie vuote contro la serranda di un bar oppure alla ricerca di qualche cliente di comodo. E come non evidenziare altro fattaccio dell’altra mattina dove le grida di qualcuno malmenato ha richiamato coloro che riposavano tranquillamente. Il tutto davanti ad un altro Bar. E proprio davanti dove insiste, chiuso perché di notte, l’ufficio della Polizia municipale1!


Ripetiamo… chissenefrega! E voi che pensate? E’ possibile che i resoconti delle scorribande notturne devono essere raccontate mentre si prende un buon caffè? E di quel ragazzo pestato di santa ragione?

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Biasimo del sindaco

Ed allora anche se il sindaco stigmatizza biasimando i fattacci e quindi ciò che è avvenuto, e non poteva farne a meno essendo lui il paladino ufficiale dei cittadini, quali i provvedimenti da prendere? Non entriamo nel merito delle etnie di appartenenza dei protagonisti. La voce del sindaco era d’obbligo, ma non doveva essere solo per biasimare i fatti ma anche per battere i pugni sul suo tavolo pretendendo più controlli nelle ore piccole da parte delle forze dell’Ordine. Poco personale? Ci si rivolga non solo ai CC ma anche alla Polizia. Oppure si deve far ricorso ai vigilantes volontari? Noi lo abbiamo scritto spesso. Veroli è città d’arte, di cultura, di storia e tradizioni ma è anche città ricca di nullafacenti peraltro fruitori di reddito di cittadinanza che non dovendo andare al lavoro il giorno dopo fanno le ore piccole. Vige comunque un senso di omertà. A volta sembra essere in un bronx. Si ha paura! Ed allora può bastare uno sguardo furtivo di una giovane o di un giovane all’altro/a e si scatena il putiferio. Una visita più costante nelle ore ‘calde’ della notte da parte delle forze dell’ordine sarebbe quantomeno auspicabile. Sindaco, ut supra, chieda aiuto non solo ai carabinieri. Intelligenti pauca! Noi la faccia ce l’abbiamo sempre messa e seguiteremo a farlo. Da registrare che non abbiamo sentito un grido anzi un sussurro di biasimo di qualche nostro amministratore che però si incazza per una lampadina spenta. Ma non ci facciano ridere! Solo il comunicato stampa del sindaco. Ci vorrebbe un consiglio comunale con una voce specifica contro la violenza e non solo scarpette rosse di giorno bene in vista. Ma chi ne chiede l’iscrizione all’odg? Attenzione, perché se si allarga il giro vizioso saranno dolori.

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Egidio Cerelli
Egidio Cerellihttps://www.tunews24.it
Giornalista del quotidiano online "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News", inizia a collaborare con il Messaggero il 29 aprile 1973, quindi con il Corriere di Frosinone, Radio Frosinone, TeleUniverso e Itr, per le telecronache del Frosinone Calcio e del Basket Veroli. Quindi Extra Tv, Ciociaria Oggi, La Provincia Quotidiano e Tg24. Organizzatore di numerosi eventi tra cui la Biennale del Ferro Battuto, Premio Veroli con Mogol, Premio Valente con Gaetano Castelli.
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