Invisibile, per niente esuberante come suo solito, di poche parole e molto dimessa. Nella foto di gruppo dei nuovi assessori della Giunta Mastrangeli è l’unica ad essersi posizionata in seconda fila, quasi a volersi nascondere. Un comportamento spinto non dalla vergogna ma dall’intelligenza di sapere che quel posto sarebbe stato sicuramente più meritato da qualcun altro. Qualcuno che magari ha preso più voti e che (magari) ha appoggiato l’elezione di Mastrangeli per mesi e non all’ultimo minuto e dopo aver perso la propria battaglia, non sapendo più cosa fare. Eppure da oggi, seduta in poltrona in qualità di assessore, ci sarà anche lei, Alessandra Sardellitti, la vera vincitrice di queste elezioni comunali, arrivata quasi per ultima, giusto in tempo per ‘prendere’ la delega (all’Innovazione Tecnologia e Politiche giovanili) e poi sguisciata via nel silenzio, senza troppi saluti né convenevoli, dopo l’obbligatoria foto di rito. La lista Mastrangeli ha dovuto rinunciare, per ora, alle deleghe assessorili. Ma la politica è anche questo.
Il vero perdente, invece, è Fabio Tagliaferri, che dopo due settimane di braccio di ferro per ricoprire il ruolo di vicesindaco, e tanti dissapori creati a causa di questa ambizione personale sia nella sua lista che nell’intera coalizione, ha dovuto rinunciare in favore di Antonio Scaccia (che conquista anche le deleghe Ambiente e Mobilità). E sui social, dove sia bea per la sua nomina ad assessore (ai Servizi Sociali), lo ammette candidamente: “Nonostante volessi un ruolo più rappresentativo e meno impegnativo il Signore ha voluto che io tornassi a servire i più deboli e fragili della mia città”.
Continuando con le deleghe, abbiamo Danilo Magliocchetti che conquista quella al Centro storico, artigianato locale, rapporti con le università, con il consiglio comunale e Regione Lazio. Un’eredità pesante che prende dal suo predecessore Rossella Testa e che dovrà portare avanti con attenzione e consultandosi sempre con la Testa, che tanto in questi anni ha fatto, in modo da entrare pian piano nel negli equilibri del complicato ma affascinante mondo della Frosinone Alta.
Ad Adriano Piacentini vanno bilancio, tributi, personale, affari generali, servizi civici e demografici, servizio elettorale, società partecipate. È il suo mondo e nessuno meglio di lui avrebbe potuto fare in questi campi.
Ad Angelo Retrosi lavori pubblici, manutenzione, edilizia scolastica, demanio e patrimonio. Ha dimostrato per mesi di impegnarsi e di ‘correre dietro’ ogni lavoro urgente di cui aveva bisogno la città, non facendo di certo rimpiangere a nessun l’operato del precedente assessore Fabio Tagliaferri, per il quale tante critiche erano arrivate anche a causa dell’operato attinente alla sua delega diretta. Retrosi, invece, si è impegnato dedicando davvero tante ore al giorno a seguire lavori, coordinare nuovi interventi, raccogliere le richieste dei cittadini e intervenire, sempre stando attento al ‘portafogli limitato’ dell’Amministrazione. Un posto pienamente meritato, dunque. Per il quale però ‘gli esami non finiscono mai’: quindi, come richiesto dalla cittadinanza, continueremo a monitorare la sua condotta, essendo sicuri però che ci metterà ancora una volta tanta dedizione.
A Maria Rosaria Rotondi delega a polizia municipale, sicurezza, disciplina della viabilità e traffico.
A Simona Geralico delega alla cultura, musei e biblioteche, rapporti con enti e associazioni culturali, turismo e pari opportunità.
A Valentina Sementilli andranno le attività produttive, commercio, industria, agricoltura, pubblica istruzione, asili nido e rapporti con istituti superiori. Proviene dall’assessorato alla Cultura, sicuramente molto più statico, nel modo in cui lo ha coordinato negli ultimi anni. Per cui dovrà impegnarsi molto di più e prendere iniziativa. Anche perché raccoglie la pesante eredità di Antonio Scaccia, che nella politica e nel commercio non è proprio di primo pelo. Il commercio a Frosinone è uno di quegli assessorati difficili ma che può, allo stesso tempo, dare tante soddisfazioni. Quindi la sproniamo almeno a provarci.
Sulla questione dell’impegno che gli assessori dovranno profondere, comunque, i primi a parlarne non siamo stati sicuramente noi ma il neosindaco Riccardo Mastrangeli, che durante questa prima seduta ufficiale il Consiglio Comunale ha spiegato: “La Giunta varata oggi ha preso un impegno importante con tutti i cittadini di Frosinone per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del capoluogo. Io darò il 100% delle mie energie e del mio entusiasmo per la città ma pretenderò pari impegno da parte degli assessori: non farò sconti. Darò il buon esempio ma pretenderò il massimo da ciascuno dei componenti l’esecutivo”.
Chi non porterà avanti il proprio ruolo con la massima abnegazione, dunque, rischierà di essere rimosso e sostituito: su questo il primo cittadino non scherza. E, trattandosi dell’interesse superiore della città, tutto sommato ci sentiamo di dire che fa senz’altro bene.
Mastrangeli ha deciso di tenere per sé, per ora, le deleghe all’urbanistica, ai servizi informatici Ced, all’ornato, al decoro urbano, ai grandi eventi, al Suap e Sue. Due, invece, i consiglieri delegati dal sindaco seppur senza assessorato: Francesco Pallone (promozione dello sport, impiantistica e rapporti con le associazioni) e Anselmo Pizzutelli (sviluppo urbanistico, nuove infrastrutture e decoro del quartiere Scalo).
Nei prossimi giorni verranno definite anche le presidenze delle commissioni e i rispettivi componenti.


