martedì 16 Aprile 2024
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A 82 anni inizia lo sciopero della fame e lancia un appello all’Asl e alla Regione Lazio: “Aiutateci, non sappiamo più cosa fare”

Un gesto molto forte di una mamma che negli anni ha compiuto tante battaglie per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità

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Maria Cidoni, 82 anni, da ieri ha iniziato lo sciopero della fame per chiedere alla Asl e alla Regione Lazio di dare assistenza adeguata a sua figlia Barbara e ai ragazzi che vivono al CEM, il Centro di educazione motoria di via Ramazzini 31 a Roma, con il giusto rapporto operatori/utenti.
 
Un gesto molto forte – scrive l’onlus ‘Vorreiprendereiltreno’ –  di una mamma che negli anni ha compiuto tante battaglie per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità e che merita di essere ascoltata.
 
 
“Il CEM viene considerato un centro ex art. 26 e l’accreditamento e la gestione è della CRI Area Metropolitana di Roma – afferma Maria Cidoni – ci sono 38 ragazzi ma il personale che li assiste è ridotto al minimo. Abbiamo quattro gruppi e ogni gruppo ha un solo assistente al giorno. È impossibile da sopportare.
 
Ci sono ragazzi che hanno problematiche serie, anche amplificate dal periodo di pandemia. Non si assumono sostituzioni per le assenze per malattia e questo crea gravi disagi.
Non riesco più a stare a guardare, nonostante io abbia parlato con la Regione e con la Asl non si muove nulla, come sempre e da anni… Non ce la faccio più, qualcuno deve muoversi!
Noi famigliari non sappiamo più che cosa fare.
 
Mi chiedo solo come fanno a risparmiare, togliendo alle persone con disabilità quello che è fondamentale per la loro assistenza. Succede a chi vive in famiglia, a chi vive nelle strutture residenziali, ai bambini, ai giovani, agli adulti, agli anziani, non c’è rispetto per nessuno.
 
Quando sento quello che succede ai miei amici mi viene tanta rabbia, penso che stiamo tutti in “mani nemiche” che ci combattono nella maniera più vile, senza vergogna. Gli ultimi giorni li ho trascorsi usando un computer e due telefoni, mandando comunicati e rapportandomi con i consiglieri dell’associazione dei familiari, che mi saranno vicini nel corso della protesta, visto che sono tutti molto arrabbiati, e stanchi di quanto stanno subendo i nostri Ragazzi. Stranamente non se ne accorge nessuno, nemmeno chi viene a “controllare”. Sono serena, credo in ciò che sto facendo, non ho paura di nulla e di nessuno”.
 
Foto “Vorreiprendereiltreno”
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Antonio Visca
Antonio Viscahttps://www.tunews24.it
Giornalista dei quotidiani online "TuNews24.it" e "Frosinone Today", del settimanale "Tu Sport" e del quindicinale "Alé Frosinone". In passato ha collaborato anche con "Radio Day".
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