Una nuova edizione del Motomondiale è alle porte. Il mondiale Motogp 2022 sarà il primo senza Valentino Rossi che detiene il record assoluto di vittorie ben 76, contro le 59 di Marquez e le 47 di Lorenzo: il “Dottore” ha quindi lasciato le due ruote dopo una carriera sfavillante, soprattutto nella prima metà. Il decimo titolo mondiale, inseguito per tanti anni, non è però mai arrivato. Ciononostante, adesso bisognerà individuare il pilota italiano che raccoglierà la sua eredità. Chi terrà alto il nome del tricolore da qui in avanti? I nomi non mancano di certo, ma solo alcuni sono riusciti a distinguersi sulla pista negli ultimi tempi.
In casa Ducati c’è un certo Francesco Bagnaia che scalpita. Dopo il secondo posto dell’anno scorso c’è voglia di riscatto. Quartararo dovrà guardarsi le spalle soprattutto da “Pecco”, che finora ha vinto il Mondiale solo in Moto2. Nella passata stagione Bagnaia si è aggiudicato ben 4 GP, di cui gli ultimi 2, tuttavia insufficienti per acchiappare il francese in classifica. Secondo le previsioni degli addetti ai lavori, però, l’italiano dovrebbe essere il favorito assoluto per la conquista del prossimo Motomondiale, insieme a Marquez. Oggi è indubbiamente presto per sbilanciarsi, ma le chance di successo per Bagnaia non sono poche.
Occhio anche a Enea Bastianini e a Franco Morbidelli. Il primo si era laureato campione in Moto2 nel 2020, chiudendo poi la prima annata in classe regina all’undicesimo posto. Il secondo, invece, è tra i piloti italiani con la maggiore esperienza in MotoGP, dove arrivò al podio un paio di anni fa, per poi giungere solo diciassettesimo nel 2021, a causa degli infortuni. Le possibilità di vincere il Motomondiale del 2022, però, sembrano minime per entrambi: i vari Mir, Espargaro e Miller risultano infatti molto più quotati.
A difendere il buon nome dell’Italia nei motori sarà anche Luca Marini. Ormai lo sanno anche i sassi: stiamo parlando del fratellastro di Valentino Rossi, che proprio l’anno scorso ha esordito in MotoGP assistendo da vicino alle ultime gesta sportive dell’illustre parente. I primi risultati non sono stati eccelsi e il miglior piazzamento è stato un quinto posto al GP d’Austria, ma se buon sangue non mente ne vedremo delle belle in futuro. Chissà che non possa essere proprio lui la sorpresa di questa edizione? Di certo le aspettative sono altissime.
Attenzione poi a un gigante come Andrea Dovizioso, che pur correndo in MotoGP dal 2008 non è ancora arrivato al titolo mondiale, giungendo per 3 volte di fila secondo tra il 2017 e il 2019. Il pilota è ormai alle battute finali della carriera e ogni occasione potrebbe essere l’ultima. Infine, non possiamo non citare i due esordienti Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio, fino a qualche mese fa impegnati in Moto2. Le loro probabilità di successo sono curiosamente equiparate a quelle di Darryn Binder, fratello di Brad: il sudafricano debutterà in MotoGP saltando a piè pari la Moto2. Nell’intera storia del motociclismo c’era stato un solo precedente in tal senso: quello di Jack Miller nel 2015. All’australiano, però, bruciare le tappe non ha portato particolarmente fortuna, dato che dopo 7 anni il miglior piazzamento finale è stato un quarto posto…


