domenica 19 Maggio 2024
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Ci facciamo quattro… “chiacchiere”? Ecco la ricetta originale e la storia delle frappe. Perché senza non è Carnevale

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Ricetta delle frappe originale? Ci siamo! Fa freddo e le tipiche temperature invernali invogliano a riprendere in mano il ricettario. C’è voglia di spadellare e friggere, esorcizzando anche il brutto momento che viviamo a causa del Covid. L’olio che sfrigola e l’odore del fritto intenso fanno già “carnevale”. Così come si bruciano i fantocci l’ultimo giorno di festa, così vorremmo bruciare questo virus.

Ricetta delle frappe originale

Questo è quindi il momento più indicato per rinfrescarsi la memoria e rispolverare il ricettario della mamma e iniziare a friggere. Che siano fatte in casa, acquistate al bancone della gastronomia del supermercato o in pasticceria, l’importante è sgranocchiarle. Le frappe si presentano generalmente a striscioline zigrinate ai bordi e annodate. Si friggono in olio bollente e si fanno scolare su carta assorbente, spolverizzate con tanto zucchero a velo.

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Già quindi si pregusta quel gesto “catartico” di cospargere i dolci fritti con tanto zucchero impalpabile come neve che fa tanto festa. Mettersi a cucinare allontana brutti pensieri e allora cerchiamo la ricetta migliore. Possiamo al contempo facilmente trovare e leggere storie e leggende avvincenti. Al riguardo, certamente l’origine delle frappe, o chiacchiere, risale all’epoca romana, quando, dosando bene le farine, arte in cui i romani erano maestri, si stendevano delle sfoglie a base di uova e farina, i “frictilia” appunto. 

Friggitrice ad aria per frappe

Questi dolci si friggevano nel grasso del maiale, e si servivano per celebrare i Saturnali. Era una festività corrispondente di fatto al nostro Carnevale. Oggi invece, abbiamo le frappe, che sono più leggere, ma all’epoca si friggeva i “frictilia”; riempiendo delle grandi ceste, poiché si doveva sfare schiere di festaioli. La gente si riversava nelle vie e riceveva in dono queste ceste, che si svuotavano alla svelta. Quindi di fatto è ancora presente la tradizione dei frictilia; anche se non si usa più il grasso di maiale per friggere e la ricetta è più raffinata. Inoltre, arriva fino a noi dal famoso cuoco Apicio, il “De re coquinaria”, in cui descrive la preparazione delle frappe antiche. Si parla di una sorta di frittelle con farina di farro e uova, tagliate come bocconcini e intinte nel miele. A Frosinone, durante la festa della “Radeca”, si ripete proprio questo genere di tradizione.

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Le frappe, dai Saturnali, i “frictilia”, fino ai giorni nostri

C’è un corteo che sfila, balla, canta e festeggia, con al seguito dei carretti carichi di ceste stracolme di frappe. Durante la sfilata, tra carri, sbandieratori e maschere, si crea il famoso “circolo” di radecari e pantanari che cantano e ballano, brilli vinello bianco! Al contempo si mangiano sia i “fini fini”, sia le frappe che non devono mancare. Venendo alla ricetta, l’impasto delle frappe prevede di usare almeno 500 gr. di farina, 100 gr. di zucchero, 60 gr. di burro, e tre uova fresche. Se piace anche un pizzico di limone e un po’ di aroma d’arancia. Alcuni aggiungono del marsala, altri invece solo un po’ di vino bianco. Se piace, va bene anche un goccio di grappa o addirittura del vin santo. Dopo aver fatto un vulcano, bisognerà rompere le uova, sciogliere il burro e aggiungere lentamente tutti gli ingredienti. Dopo aver ben impastato, bisognerà stendere la sfoglia.

Ricette di carnevale per le chiacchiere o bugie

Se si è poco esperti, sarà bene usare la macchinetta, meglio nota come “nonna papera”. Una volta stesa, mettete abbondante olio in padella e scaldatelo a dovere. A questo punto taglieremo delle strisce di pasta, magari facendo i classici nodi, oppure taglieremo dei triangoli o dei rettangoli. Immergeremo nell’olio e se la pasta fa le bolle, vuol dire che ci siamo! Doreremo per bene da ambo i lati e metteremo a scolare su carta assorbente. Ora spolverizzeremo con zucchero a velo a piacere. Si tratta di una ricetta semplice, che ha comunque molte varianti; che differiscono un po’ da una regione all’altra. Alcuni preferiscono le frappe sottili, mentre altri le vogliono un po’ più corpose. Le frappe di Carnevale devono avere comunque sempre le bolle, segno che la sfoglia è stata tirata a dovere e la frittura è stata fatta proprio a regola d’arte!

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Dolci di carnevale

Reminiscenza dell’epoca romana, è dimostrata dal fatto che un tempo le frappe o chiacchiere di Carnevale, a Frosinone, si friggevano solo nello strutto. Oggi però un leggero olio di semi di arachidi sostituisce il grasso animale molto bene. Chi poi è particolarmente attento alla salute e alla linea può addirittura optare anche per una cottura al forno. Altri invece, possono tranquillamente usare la friggitrice ad aria che ha un’ottima resa anche con questa ricetta; ma il risultato certamente non evocherà i “Saturnali degli antichi romani. Una leggenda racconta che le frappe si chiamano anche chiacchiere, perché sono nate dopo una “chiacchierata”. Una donna chiacchierando sbagliò a fare la sfoglia, aggiungendo lo zucchero, decise di friggere il tutto per non buttarlo via. Dunque, le frappe sono dolci che si tramandano da secoli forse anche per via della ricetta abbastanza semplice e per niente cara. 

Frappe, chiacchiere o bugie

Si tratta comunque da sempre di dolci poveri ma profumati, che possono essere arricchiti con qualche rivisitazione. Si è quindi cercato, specie nelle pasticcerie moderne, di fare qualche piccola rivisitazione. Friabili, dorate, rettangolari o intrecciate, si possono ricoprire di miele, cacao, o accompagnate da cioccolato rigorosamente fondente a pioggia. Un tempo, il cioccolato non era altro che sanguinaccio, poiché si aromatizzava con il sangue del maiale; che donava un retro gusto vagamente acido. Oggi sono tantissime le ricette che si trovano online riguardo le frappe. C’è chi addirittura le fa ripiene; trasformandole in fagottini ricolmi di nocciole tritate, e crema aromatizzata al pistacchio o allo zenzero. Rispetto a tanti altri dolci, le frappe si possono conservare per settimane intere, se in un luogo fresco e asciutto. Sarà meglio però chiuderle in un contenitore per alimenti o in un porta pane.

Migliore frittura per la ricetta delle frappe originale

Le frappe, presenti in tutta Italia, nonostante le tantissime varianti, possiamo dire che la ricetta base è un po’ la stessa ovunque. Siamo certi che state già rompendo le uova, scaldando l’olio o infilando la spina della friggitrice!

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Simona Aiuti
Simona Aiuti
Giornalista, web editor, blogger e autrice di romanzi, Simona Aiuti collabora con il quotidiano online TuNews24.it. Ama lo sport, l’arte in tutte le sue declinazioni e andare per musei e mostre. Si occupa da sempre di costume, italiani nel mondo, eccellenze tricolore e di trovare così le nostre tracce sovente profonde all’estero, anche e soprattutto nella stratificazione storica. Ama la storia, i dettagli dell’archeologia nascosta, la scultura, la poesia e l’arte in generale, in molte delle sue sfaccettature.
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