Il racconto di una vita vissuta in compagnia del panico diventato ‘mostro’. “Oggi sono libera e guarita”
di Egidio Cerelli

Nel Belvedere attiguo a Piazza Santa Maria Salome l’ultimo atto del festival culturale estivo si è concluso con la presentazione del libro “Dietro le quinte delle mie paure”. Ovviamente presente l’autrice Paola Perego che ha dialogato con Alessia Del Sette e persino con il pubblico. “Mi sento libera e guarita in un posto meraviglioso come questo angolo caratteristico della città di Veroli – ai nostri microfoni – è un onore per me essere qui questa sera con pubblico caldo e per questo mi sembrava di essere in un salotto a me tanto caro anche per le mie trasmissioni”.
A sedici anni inizia il cammino con il panico
Il racconto della tua vita comincia quando già nell’età della giovinezza sentivi dentro di te l’ossessione del panico.
“Sono passati tanti anni dal giorno in cui il ‘mostro’ mi ha aggredita. Ho provato spesso a ricostruire la data precisa in cui tutto ha avuto inizio ma è più forte di me, non ce l’ho fatta”.
Essere attaccata da un ‘mostro-panico’ a sedici anni, però.
“Negli anni ’80 l’attacco di panico non era conosciuto come oggi, non era così immediato diagnosticarlo. Non se ne parlava, non si affrontava come un male reale”.
Hai detto che è come sentirsi imprigionata su una torre al buio.
“E aggiungo, ben sapendo che fuori ci sono delle persone che potrebbero aiutarti ma tu non hai la voce per gridare, non hai nulla da tirare giù perché possano arrampicarsi per venirti a prendere”.
Nessuno è più forte degli attacchi di panico,ci ha convissuto, a volte vincendo a volte perdendo

Tu come reagivi? Ce la facevi? Ti sentivi, come dire, impotente?
“Non sono mai stata più forte del ‘mostro’ nessuno è più forte degli attacchi di panico. Eppure ho provato a conviverci a volte vincendo a volte perdendo ma ancorata ai miei punti fermi”.
Una risposta da far sorridere tutti i presenti mentre raccontavi quando da modella il direttore di uno showroom lungo 50 metri ti chiese qualcosa Puoi raccontarcelo?
“Dopo avermi chiesto le misure del mio corpo, insomma tutto ciò che una modella deve dichiarare, dalla bocca del lumacone uscì questa frase… ‘Vuoi venire a letto con me’?
E tu…
“Non ci pensai due volte e spontanea fu la mia risposta… “Ma io non ho sonno”.
E’ la consacrazione di una giovane donna che pur dominata dal panico-mostro, dimostrò che i suoi principi non si tangono.
Il panico non è un nemico preciso che attacca una parte del corpo per cui fa soffrire

“Beh, il dolore fisico può essere straziante, ma almeno lo puoi individuare e contenere. Con l’attacco del panico invece la paura non puoi afferrala, l’ansia non puoi arginarla. E’ li che ti sovrasta e tu non sai nemmeno da dove arrivi”.
La gente seduta ordinatamente in piazza non si stancava, anzi era quasi compartecipe.
Una delle domande..’ E’vero che non riuscivi a fare nemmeno le cose più semplici?’
“Non solo ma quel maledetto ‘orco’ mi fissava persino dietro le quinte”.
Questa sera ci hai confessato di aver mandato definitivamente il panico a quel paese.
“Come dicevo prima, questa piazza che per me è un vero salotto mi sta dando la forza per rendermi conto ancor di più che quello che ho raccontato appartiene ormai al passato ed oggi con tanta voglia di ricominciare mi sento più sollevata”.
Medici, psicologi ed altri specialisti come ti hanno aiutato?

“I loro consigli sono stati importanti, ma chi mi ha salvato, seppur con tanta fatica, è stata la mia tigna, la mia forza che ho recuperato durante quei momenti pieni di tristezza, di ansia, non tanto di dolore fisico ma tra tanti tasselli di vita ‘strani’ e difficili”.
Quanto è stata vicina la famiglia a Paola?
“Mio padre falegname e mia madre sono state le colonne su cui poggiare tutte le mie forze per vincere, come poi mi è capitato quel mostro che appariva come una vera arpia. I miei genitori so che ‘parlavano’ con Dio con la preghiera. Oggi sono felice con i miei figli e nipoti e con il mio uomo Lucio Presta che è sempre al mio fianco, che mi vuole bene e che tanto mi ha aiutato per uscire da quel tunnel dove scorgevo dal fondo sempre più la luce”
Dunque, libera e guarita
“In questo salotto verolano ed anche in altri dove ho presentato il mio libro ed ho raccontato la mia vita senza vergogna alcuna, mi sono sentita di aprirmi a tutti anche emozionandomi”
Dietro l’angolo che cosa c’è?
“Non posso sbilanciarmi ma tornerò su Rai/2 nel mese di ottobre e sarò più forte e carica di prima”.
Cestinando, ovviamente, qualche diatriba che ti ha quasi fatto ricordare quel maledetto ‘mostro’.
A me sei apparsa una donna persino scontrosa ma soprattutto verace.
“Non direi scontrosa che per la gente potrei anche esserlo. Sono tuttavia felice perché la gente, il pubblico mi hanno sempre stimato e quindi mi amavano per le mie trasmissioni televisive. Anche loro mi hanno ‘caricato’ sulle spalle aiutandomi ad uscire dal tunnel. Verace? Beh, lo sono sempre stata. Non sono una ipocrita”
Quindi il successo lo devi alla gente che ti era e ti sarà ancora al tuo fianco.
“Certamente! Il successo che ho avuto lo devo a loro ed a quanti mi sono stati vicini”
Tanta emozione

“In questo meraviglioso salotto, tra l’altro ho visto questa sera passeggiando, una città viva e ricca di storia per i suoi monumenti e per le sue chiese, peraltro tutto mantenuto in ordine, dicevo in questo salotto ti confesso ho parlato della mia vita che ho aperto a tutti e devo dire che l’emozione è stata tanta. L’emozione ti prende quando dici la verità e la gente sta con te. Mi sono accorta che il ‘mostro’ è ormai alle spalle. La vita mi sorride anche se di sacrifici ne ho dovuti fare tanti”
Il messaggio ai verolani e a chi segue con affetto Paola Perego
“Cercate di essere sempre sereni, cercate situazioni che vi fanno stare bene come in questa meravigliosa serata”.
‘Dietro le quinte delle mie paure’ è un libro che ti attrae, ti invita a leggerlo tutto d’un colpo senza pause perché, tra l’altro, ti ‘invaghisce’ dopo averti incuriosito, ti permette persino di condividere il racconto degli attacchi di panico con chi ha vissuto le stesse sensazioni, di affrontarli a testa alta facendoti riscoprire, quasi come fosse un regalo, una straordinaria consapevolezza di vita vissuta pur se tra tante difficoltà. E’ come se anche tu ancora con il libro in mano riesci ad avere una vera liberazione, di ciò che hai dentro, proprio come è accaduto a Paola.
Ciao Paola e grazie della lezione di vita che ci hai saputo ‘offrire’ senza nulla pretendere se non di essere sempre sereni. Cosa difficile ma non impossibile.
Le dichiarazioni
Gianlorenzo Federico UBIK… “Abbiamo concluso le serate verolane alla grande, anche se di autori importanti ne abbiamo avuti tanti. Grazie al Comune, alla Pro Loco e grazie alla gente che ci ha seguito. Dopo gli ottimi risultati stiamo già pensando alla settima edizione”
La delegata alla Cultura dottoressa Francesca Cerquozzi. “Abbiamo ripensato una estate diversa a causa del Covid. Niente Fasti ed altri eventi proposti l’anno scorso. Ma anche questi momenti sono stati interessanti in chiave culturale, soprattutto perché siamo stati i primi a lanciare del ‘Sicuramente Veroli’ che si è affermato in tutta la Ciociaria”
Mauro Buschini, presidente Consiglio regionale Lazio. “Come diceva l’assessore alla Cultura, è stata una estate diversa rispetto alle altre, più difficile, una vera battaglia contro il Covid ma che la città di Veroli ha saputo trasformare in tanti salotti culturali interessanti. Veroli si è confermata una città ricca di spunti ripopolando un paese ed affermandosi come grande punto di riferimento nel panorama culturale regionale. Ho visto i commercianti lavorare come se ci fossero, che ne so i Fasti. Bravi a tutti e poi lasciami dire che questa sera con Paola Perego si è chiusa una estate con il botto”